Home Cronaca Rifiuti, il Comune diffida il centro raccolta umido: “Dai controlli emerge attività di trattamento”. Ancora scontro

Rifiuti, il Comune diffida il centro raccolta umido: “Dai controlli emerge attività di trattamento”. Ancora scontro

Rifiuti, il Comune diffida il centro raccolta umido: “Dai controlli emerge attività di trattamento”. Ancora scontro

Non avviene il semplice stoccaggio dell’organico ma un’attività che per il Comune rientra nel trattamento dei rifiuti, ecco perché è partita questa mattina una diffida nei confronti della società Eco Consul che gestisce il sito di via Sant’Angelo a Guidonia Montecelio. Il centro raccolta che apre i cancelli ai camion di umido di una trentina di Comuni della provincia viene quindi diffidata a rientrare nei paletti di quanto previsto, cioè prendere e tenere gli scarti organici per inviarli poi al recupero. Il documento con la firma del capo del settore Ambiente Gerardo Argentino arriva dopo i controlli che lo stesso dirigente aveva predisposto al sito sul corretto svolgimento dell’attività, inviando una lettera al comandante della polizia municipale Marco Alia che aveva poi coinvolto Arpa, Asl e Città Metropolitana. Gli esiti dei sopralluoghi e delle verifiche hanno spinto il settore in prima battuta a chiedere delucidazioni alla società. Il solito via vai di documenti, il dirigente non ha valutato come esaustivi i chiarimenti e così oggi è stata inviata la formale diffida.

E’ un ennesimo capitolo nell’odissea che da mesi vede impegnato il Palazzo a gestire una crisi scoppiata in primavera, ma risalente a ben prima. Il centro raccolta infatti era stato autorizzato nel 2012 con una serie di affidamenti diretti (questione che è diventata un caso giudiziario), quando il dirigente Gerardo Argentino ha preso il settore è iniziata la trafila infinita per avviare il bando di gara. Una tormentata vicenda visto che non si trovavano in nessun modo 12mila euro per la pubblicazione degli atti di gara (ostacolo ora superato) e che ha scoperchiato dal punto di vista di Guidonia, sede ospitante del centro raccolta a cui aveva dato l’ok la Giunta Rubeis, una valanga di problemi a catena. Il più emblematico quello relativo alla presenza nel sito dell’umido di altri Comuni che tra l’altro pagavano meno di Guidonia. Dalle casse dell’ente infatti inizialmente uscivano 143 euro fino ai 135 euro a tonnellata dell’ultimo periodo. E’ nato uno scontro a suon di carte bollate tra il settore Ambiente e la società che contestava punto per punto le criticità sollevate dal Palazzo, finché sempre Argentino non ha chiuso i rapporti affidando lo smaltimento della frazione umida alla Tekneko srl e MM Fratelli Morgante srl, il raggruppamento d’impresa che ha il mega appalto della raccolta dei rifiuti. Portare via una tonnellata di organico costa adesso 130 euro, 13 euro in meno rispetto alla cifra iniziale pattuita quattro anni fa. Intanto le altre città però continuano a usare il centro raccolta a Guidonia, ma i guai a quanto pare non sono certo finiti.

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