Marco Vincenzi, candidato alla Camera dei Deputati con il Pd in una stagione politica che si preannuncia molto intensa. Quando ha deciso di candidarsi e qual è la responsabilità che sente, come politico?
La responsabilità è tanta. Ho avuto l’onore e il privilegio di ricoprire cariche importanti nel corso della mia carriera. Sento con questa candidatura la consapevolezza di dover rappresentare una rete di amministratori della provincia di Roma che hanno creduto in me. Questa opportunità rappresenta per me la naturale evoluzione di un percorso, iniziato a Tivoli, la mia città, dove ho ricoperto per due mandati la carica di sindaco, e che è proseguito nelle istituzioni territoriali, fino ad arrivare al consiglio regionale, dove ora sono Presidente d’Aula.
Il 25 settembre si andrà a votare dopo aver affrontato una campagna elettorale molto breve. Che situazione si troverà chiunque andrà a governare questo Paese e cosa ci vuole per risollevare le sorti della nazione?
Ci troviamo in un momento storico delicato per il nostro Paese. Votare a settembre, con una campagna elettorale diversa da quella a cui siamo abituati, ci spinge a fare ancora di più. Chi andrà al Governo si troverà a dover affrontare un’Italia che esce da una dura crisi pandemica e che deve ora lottare con il problema del caro energia, che colpisce duramente imprese, famiglie e cittadini. In questo contesto il prossimo esecutivo dovrà quindi farsi carico dell’importante responsabilità di proseguire la stagione di investimenti del PNRR, fondi che rilanceranno il nostro paese, che vanno sfruttati e investiti nel migliore dei modi. C’è inoltre bisogno di investire su una transizione ecologica socialmente equa e sostenibile.
Quali sono i punti del programma su cui più si sta incentrando la campagna elettorale del Partito Democratico?
Lavoro, sanità, diritti, tutele, sostenibilità e soprattutto, progresso. Puntiamo a costruire un futuro che guarda a questi obiettivi. Per quanto riguarda il lavoro, il nostro partito punta a misure come il contrasto alla precarietà e la promozione del salario minimo. Anche il consiglio regionale del Lazio, l’ente che attualmente rappresento come Presidente, si è adoperato per promuovere leggi a favore dei diritti del lavoratore, come la legge sulla parità salariale e quella riguardante la sicurezza sul lavoro. Il tema della sanità mi sta particolarmente a cuore. Da medico ho avuto l’onore di partecipare in prima persona alla campagna vaccinale del nostro territorio come vaccinatore volontario e inoltre, grazie ai fondi del Pnrr, la nostra Regione vedrà una proficua stagione di investimenti anche in questo settore.
Quale sarà il suo impegno per i territori in Regione Lazio, in caso di elezione? Come farà valere la sua esperienza amministrativa in Parlamento?
Il mio impegno sarà quello di sempre: promuovere le buone politiche portate avanti dagli eccellenti amministratori locali. È importante creare una rete, una strada d’incontro con le amministrazioni. La buona politica si fa con e per le comunità. È importante saper ascoltare e promuovere obiettivi e idee che appartengano a tutti e che portino benefici per ogni comune della Provincia. Proprio per questo durante questo mese non mi sono mai fermato, e ho voluto essere presente in prima persona alle varie iniziative sul territorio. Il mio ringraziamento va quindi prima di tutto a chi ha creduto in me, non solo proponendo la mia candidatura, ma anche seguendomi in questo percorso.