di Nicole Maturi
“Phaos. La percezione del nero” è il titolo del secondo libro di Mario Fazio, autore e regista di Guidonia Montecelio, edito dalla casa editrice Aletti Editore che si inserisce nella sua trilogia di romanzi. Il primo capitolo “Phaos. Il Nodo e il Sigillo”, uscito nel 2013, è stato un grande successo per la forte intensità delle parole che costruiscono nel lettore un percorso ad immagini veramente coinvolgente.
L’autore – “Ho sempre avuto una vena creativa ed una predilezione per la scrittura fin da bambino ma non ho mai avuto qualcuno che mi spronasse e che credesse veramente in me. Poi un giorno mentre ero alle prese con un corso teatrale da me gestito mi sono imbattuto in Valentina una ragazza che lavora in questa casa editrice Aletti ed è stato un segno del destino per me. Ho affidato a lei il primo volume della mia trilogia, ero sfiduciato pensavo non avrebbe mai richiamato ed invece dopo tre giorni mi ha comunicato che volevano pubblicarlo. Una forte emozione per me. Ci sono delle contaminazioni in questa trilogia che partono da Tolkien del Signore degli Anelli passano per Harry Potter e arrivano anche a toccare il teatro inglese di metà ‘800. Ringrazio davvero la Aletti perché è una casa editrice fuori dal comune, non prende in giro gli autori anzi li cura e li cresce. È una mosca bianca oggi nel panorama contaminato dell’editoria”.
All’inizio della trilogia – La storia del volume numero uno racconta di Nevio Alba un giornalista che nella vita è un perdente confinato da forze più grandi di lui in una vita di mediocrità, senza futuro. Tutto ruota intorno ad una forza magica. Nevio infatti inconsciamente è parte di un sistema millenario, il Sigillo, controllato da caste e sette massoniche. Un sistema nato con un unico scopo: proteggere l’uomo dall’Estro, l’antico potere magico che da sempre vive nel nostro universo. Ma alla fine il sistema crolla perché Nevio si troverà a essere il cardine di un cambiamento epocale che investirà tutta l’umanità. Coinvolto al centro di una relazione amorosa che lo farà uscire dal vortice dell’infelicità e che si svilupperà poi nel secondo volume con tutte le insidie del caso. Ostacolato da forze superiori che non intendono vederlo felice, perché questo presupporrebbe uno stravolgimento del sistema minuziosamente controllato e costruito dal basso.
Dentro il romanzo – Lo stile narrativo veloce e scandito da dialoghi dal sapore teatrale che nasconde una critica forte ai sistemi di potere torna anche nel secondo volume, sempre di genere “fantasy”. Sono al centro figure crude e sporche di una società inasprita e innaturale, perché privata del suo elemento di vita fondamentale che è appunto da ritrovare nella fantasia e nella creatività. L’amore però, l’elemento fuori controllo, è la chiave di volta di tutto questo meccanismo della società che tende a tenere tutto sotto controllo. Protagonista la magia che s’inserisce in un mondo, fondamentalmente specchio del nostro, dove forze maggiori tendono ad avere un un unico scopo: il mantenimento del sigillo. Si toccano tematiche forti come il potere e come l’omosessualità. Il romanzo è estremante moderno e grazie alla costruzione narrativa molto efficace riesce a sciogliere molti nodi che caratterizzano la nostra umanità.
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