di Francesco Morini
Un parco pubblico con tanto di anfiteatro, campo sportivo e un’area attrezzata per i bambini. E forse addirittura la piscina. E’ il progetto con il quale la Congregazione dei Canonici di Sant’Agostino intende riqualificare l’area della chiesa bruciata di Tor Lupara, ormai da quasi trent’anni simbolo di degrado del quartiere. Il progetto è pronto e prevede interventi per oltre un milione di euro. I fondi saranno reperiti dalla Congregazione con il coinvolgimento di investitori privati. “E’ prevista la realizzazione di un teatro all’aperto, di un campo sportivo polivalente per i ragazzi e di un’area giochi per i bambini”, spiega padre Oliviero. “In cambio di queste opere utili al comune – aggiunge l’assessore all’Urbanistica di Fonte Nuova, Rita Salomone – la Congregazione chiede all’Amministrazione una variante urbanistica per la realizzazione di 60 alloggi, con i quali rientrare degli investimenti effettuati”.
I tempi – Come assicurato dalla Congregazione dei Canonici di Sant’Agostino per voce di padre Oliviero, il progetto è pronto a entrare nella fase esecutiva. Si attendono solo i passaggi istituzionali. “Aspettiamo la riqualificazione dell’area da decenni. – riprende l’assessore Salomone – E ci auguriamo che i tempi siano brevi. Presto la questione passerà al vaglio della commissione Urbanistica e poi arriverà in Consiglio. Successivamente il progetto sarà inviato in Regione. Credo che almeno otto, dieci mesi però ci vorranno tutti”.
Un po’ di storia – Il 26 ottobre del 1988 nella chiesa di via Fonte Santa Margherita divampò l’incendio. “Un rogo doloso. – afferma padre Oliviero – Ricordo che i vigili del fuoco trovarono diversi indizi che confermarono come qualcuno avesse dato alle fiamme la chiesa. Però non si è mai saputo né chi fosse stato né le motivazioni di un tale gesto”. Anni di indagini infatti non sono serviti a fare chiarezza. Il fuoco danneggiò l’edificio tanto gravemente da renderlo completamente inagibile. Inutile sarebbe stato anche qualsiasi tentativo di ristrutturazione. Così, da allora per tutti quella è rimasta la “chiesa bruciata” di Tor Lupara.
Degrado e… – Negli anni l’edificio abbandonato e l’area circostante hanno “ospitato” situazioni di degrado ripetutamente denunciate dai residenti. “Fino a qualche tempo fa – conferma padre Oliviero – c’era chi si introduceva nella chiesa, lasciando rifiuti e sporcizia”. Dai racconti di chi vive nelle vicinanze, nell’area della chiesa si trovava di tutto: bottiglie di birra, sacchetti di immondizia, escrementi, siringhe. “Ora però il problema è stato risolto. – assicura padre Oliviero – Anche perché tutti gli ingressi all’edificio sono stati chiusi con una rete metallica”.
… Proposte – Da quel 26 ottobre del 1988 a oggi sono piovute numerose proposte di riqualificazione. Ma alle parole non sono mai seguiti i fatti. Politica, associazioni, comitati e privati cittadini hanno lanciato idee e suggerimenti: c’è chi della chiesa avrebbe voluto fare un centro culturale e chi un punto di aggregazione per i giovani. Chi una nuova chiesa o addirittura un cinema. Finalmente però è stato presentato un progetto concreto, che garantirà servizi alla città e che in tanti si augurano possa rappresentare il lieto fine della vicenda. “Si tratta di un piano estremamente interessante”, conferma l’assessore Salomone.
In buona compagnia – La chiesa bruciata non è l’unico edificio abbandonato a Tor Lupara. In via Monte Circeo c’è lo scheletro di una palazzina rimasta allo stato di cantiere fantasma. “Abito qui da una trentina d’anni e quell’edificio c’era già. – racconta un residente – Fino a qualche tempo fa ci trovavano riparo alcuni senzatetto, ora sembra non ci sia più nessuno. Ma resta una situazione di degrado che va risolta”.
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