Tmb Guidonia, Zarro: “Non deve aprire. Lombardo ora deve dimostrare davvero chi è”

“Il Tmb non può e non deve essere attivato”. A ribadire la sua contrarietà all’apertura dell’impianto dei rifiuti a Guidonia che potrebbe essere destinato a risolvere l’emergenza romana, è il consigliere di opposizione Claudio Zarro.

“Il prefetto si accerti delle matrici ambientali alterate, e il Sindaco Mauro Lombardo faccia sentire la sua voce se è il vero sindaco di tutti. In regione è ferma l’istanza di Inviolata area a rischio ambientale portata dalla passata amministrazione su mozione del sottoscritto. La usi e la solleciti. Uniti in comune è a disposizione dei cittadini di Guidonia Montecelio, usciamo da una tornata elettorale con il 10% dei consensi e 3000 voti. Faremo di tutto per impedire l’avviamento del Tmb, prepariamoci ad una mobilitazione di massa con associazioni, comitati e cittadini del nostro territorio”.

“C’è una legge regionale che impedisce l’avviamento di insediamenti produttivi o ulteriori aziende sul territorio interessato, la numero 13 del 19 luglio 2019, a firma Marco Cacciatore. Il prefetto si accerti di ciò e si accerti soprattutto del superamento dei valori delle matrici ambientali di ben 6 volte nelle zone adiacenti il Tmb in località Inviolata. E’ di neanche 2 giorni fa infatti la notizia che 10 pozzi dei 19 controllati dall’Arpa risultino con valori 6 volte al di fuori della norma nella località Inviolata. E il Sindaco faccia sentire la sua voce, rispetto all’assessore di Roma Alfonsi in quota Pd che ha già dichiarato all’Ansa ed a Rai news 24 che l’impianto partirà senza batter ciglio, confrontandosi con il prefetto. Lo stesso assessore che con Cuccuru aveva dichiarato in campagna elettorale che i rifiuti di Roma non sarebbero mai arrivati a Guidonia. No comment. Guidonia Montecelio non vuole questo impianto ed è venuta l’ora di valutare immediatamente il nuovo Sindaco Mauro Lombardo. Non basta fare un comunicato uscito in queste ore, d’ora in poi non si valuterà la persona, ma le posizioni politiche che il primo cittadino prenderà e le sue scelte che legano il Tmb all’insediamento della nuova giunta (il Pd ne farà parte? Chi all’assessorato all’ambiente?). Queste sono scelte politiche che determineranno il futuro della nostra città. Da parte nostra c’è un intero gruppo di cittadini e di associazioni che si è rotto le scatole di accettare senza lottare decisioni calate dall’alto sul nostro comune. Noi siamo pronti a lottare perché il Tmb non venga avviato, è il momento di unire le forze e di farci sentire tutti insieme, affinchè un cancro del genere non parta mai e non porti con sé tutto ciò che ne comporterebbe (Css e suo utilizzo allinterno della Buzzi Unicem)”.