È diventata una querelle legale quella che vede protagonista il Comune e una dipendente della Polizia Locale che ha portato il municipio di fronte al Tribunale di Tivoli con l’obiettivo di ottenere, tra interessi e rivalutazione monetaria, il pagamento di 137. 684,31 euro. Una bella cifra che nasce dalla richiesta di avere il “riconoscimento delle mansioni superiori rivestite rispetto alla categoria di appartenenza e corrispondenti alle funzioni di dirigente Comandante del Corpo di Polizia locale per il periodo dal 19.02.2013 al 15.01.2016”. La tegola economica che potrebbe abbattersi sulle casse cittadine ha così indotto la Giunta comunale a dare mandato al sindaco di resistere in giudizio, da una parte proprio per la quantità di euro che dovrebbe essere sborsata, per così dire non proprio di poco conto, dall’altra perché ad essere contestata è anche la fondatezza delle motivazioni addotte a sostegno della domanda. Chi si occuperà di far valere le ragioni di Palazzo San Bernardino? Un consulente tecnico chiamato per dipanare la matassa, possibilità prevista dal Regolamento per la Disciplina degli incarichi ai legali esterni.
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