E’ stata una lunga sessione di consiglio comunale quella di lunedì, con cui l’amministrazione Proietti ha portato a casa il voto sul Bilancio di Previsione 2016 e il Dup (Documento unico di programmazione). Il pallottoliere dei voti ne ha registrati 14 favorevoli, quelli della maggioranza, 5 contrari, quelli dell’opposizione con il Pd più La Città in Comune/L’altra Città a Sinistra, ormai coppia consolidata, e 1 astenuto, l’outsider ormai per antonomasia Andrea Napoleoni. Il prospetto delle entrate e delle uscite, su cui va detto pesano pure i tagli del Governo centrale, ha chiaramente generato polemiche e arringhe difensive a rotazione, soprattutto legate all’aumento dei fondi stanziati per le Attività Culturali, passati da 674mila euro a 936mila euro.
La maggioranza – Attilia (Tivoli Mia): “Soddisfatti, Tivoli deve tornare ad essere centro culturale e turistico”
Ad intervenire in difesa delle scelte dell’amministrazione dei civici in carica da quasi due anni è Fabio Attilia, Tivoli Mia: “Tivoli deve tornare ad essere centro culturale e turistico di riferimento e la seduta di consiglio comunale di ieri ha ratificato tali indirizzi, con incrementi di bilancio proprio in tale direzione. L’impegno dei quattordici consiglieri che hanno votato il Bilancio di Previsione insieme al sindaco, si affiancano al lavoro svolto dalla Giunta e dagli uffici in questi mesi, lavoro che se pur tra note difficoltà strutturali, ha portato al raggiungimento di un obbiettivo fondamentale per la continuità amministrativa ed il proseguimento degli indirizzi politici. Tivoli continuerà ad essere città attenta ai bisogni dei cittadini in ambito sociale, nel rispetto del verde pubblico e del decoro urbano, con una forte spinta di ripresa in ambito urbanistico e nel settore dei lavori pubblici, sottolineando inoltre la volontà di redigere il nuovo Piano Regolatore. La maratona della seduta consiliare di ieri ha dimostrato l’unità di intenti della maggioranza e la volontà di portare a termine con coesione il progetto del patto civico per Tivoli sulla scorta dell’azione amministrativa finora messa in campo”.
L’astenuto, Andrea Napoleoni: “I miei emendamenti bocciati con motivazioni assurde”
Critico, come accade già da mesi, l’ex presidente del consiglio comunale, Andrea Napoleoni, che si è visto bocciare tutti e sette gli emendamenti presentati in aula: “Con un ritardo di oltre tre mesi rispetto all’impegno preso dal Sindaco di approvare il bilancio di previsione entro il 31 gennaio scorso, si è conclusa lunedì a tarda notte la sessione di bilancio. Questo è il terzo bilancio dell’amministrazione Proietti ed il giudizio complessivo sulla manovra non è certo positivo. Le mie dimissioni da Presidente del consiglio maturano anche in considerazione del mio dissenso su alcune scelte strategiche. Dopo due anni non vi è alcuna traccia di recupero delle entrate dalla lotta all’evasione e dalla caccia ai “furbi” che non pagano per i servizi comunali, ma si preferisce continuare a tartassare gli onesti, né tantomeno si cercano risorse da altre attività a tariffa – che generano benessere e posti di lavoro – come la celebrazione di matrimoni civili nelle Ville o in siti privati convenzionati che in altri comuni italiani assicurano centinaia di migliaia di euro di incassi. Ho proposto alcuni emendamenti, tutti bocciati con motivazioni assurde, mirati all’apertura di uno “Sportello donna anti-violenza”, all’aumento di posti in convenzione negli asili nido, al recupero dei beni alimentari in scadenza per la redistribuzione alle famiglie che ne hanno bisogno, all’attivazione di serie politiche sociali mirate a contrastare il fenomeno del bullismo, alla messa in sicurezza ed alla vigilanza, affidata ad associazioni di volontariato del territorio, dei giardini e delle aree verdi comunali ed infine al sostegno alle associazioni locali per la manutenzione dei sentieri della Riserva di Monte Catillo da valorizzare a fini turistici. I negozi e le aziende chiudono nell’indifferenza totale (il bilancio dell’Assessorato alle Attività produttive è di 9.000 euro a fronte di un bilancio complessivo di 50 milioni di euro), i servizi in generale sono sempre peggiori, eccezion fatta per la raccolta differenziata, i cui risultati dipendono dalle capacità del Presidente Girardi, spesso ostacolato da esponenti della stessa maggioranza. Il mio voto di astensione è motivato dal fatto che in questo bilancio ci sono anche progetti finanziati che io stesso ho condiviso nel programma elettorale e che spero vengano attuati. Come già detto in consiglio comunale, io ho un unico patto da rispettare, quello con i cittadini e sosterrò la maggioranza nei limiti in cui rispetterà gli impegni presi con i tiburtini in campagna elettorale, non essendo disposto a avallare scelte che danneggiano la città, come sta accadendo nel caso delle Terme”.
L’opposizione, Fontana (Pd): “Risorse solo per alimentare l’ego dell’assessore Barberini”
Posizione decisamente critica da parte della minoranza, Pd in testa, come dimostra il commento del segretario dei dem e consigliere comunale, Alessandro Fontana. “Mentre il sindaco se la canta e se la suona la sua maggioranza vota il bilancio a scatola chiusa. Sono tre gli aspetti da sottolineare tre aspetti: le imprese del territorio chiudono, meno 160 dal 2014 ad oggi, la città è sporca ed abbandonata e le uniche risorse investite mirano ad alimentare la visibilità e l’ego dell’assessore alla Cultura. Siamo ai limiti della vivibilità per Tivoli”.
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