È arrivata la stagione dei conti e anche Palazzo San Bernardino è alle prese con l’elenco più o meno complesso delle entrate e delle uscite. In attesa di conoscere gli esiti della seduta di consiglio comunale dedicata al Bilancio, che si consumerà a partire da oggi lunedì 9 maggio, c’è qualche dato già degno di essere analizzato. In cima alla lista delle “curiosità” spicca sicuramente quello relativo alle multe, croce e delizia dei contribuenti provvisti di patente e non solo.
L’aumento previsto sotto la voce “contravvenzioni” è del 33,3% – Stando al documento che sarà portato all’attenzione degli eletti si passa dal dato accertato del 2014 pari a 1 milione e 200mila euro a 1 milione e 600mila euro previsto per il 2016. Un’impennata decisamente interessante, per utilizzare un termine poco allarmistico in grado di rendere l’idea. Calcolatrice alla mano i tiburtini dovrebbero subire un aumento sul versante delle contravvenzioni pari al 33,3%. Chiaramente, visto che si tratta di una proiezione, le considerazioni da fare sono almeno due: o gli automobilisti dimenticheranno il codice della strada definitivamente, sbizzarrendosi in violazioni a ripetizione che vanno dal divieto di sosta agli accessi nelle famigerate zone a traffico limitato, o la polizia municipale sarà chiamata a fare gli straordinari. Ci saranno agenti in ogni dove? Tutto può essere.
Iperf, scendono gli incassi con l’aliquota al massimo. Tivoli è una città più povera – Altra voce su cui sarebbe bene avviare una riflessione, prima sociale e poi politica, è quella relativa all’aliquota Irpef. In questo caso la previsione del 2016 è pari a 4 milioni 570mila euro contro i 5 milioni e 300mila euro del 2015. La diminuzione però non è buona notizia, anzi. Se consideriamo che l’aliquota Irpef è ai massimi consentiti dalla legge, ovvero allo 0,8%, è evidente che si prevede una diminuzione dei redditi dei tiburtini e dunque un impoverimento della città.
I derivati restano al loro posto: previste uscite per 740mila euro – Niente di nuovo sul fronte occidentale, invece, per quanto riguarda i derivati, i famigerati prodotti finanziari che pesano come macigni sulle casse del bilancio pubblico ormai da qualche anno. In questo caso se lo scorso anno abbiamo pagato 748.397,45 euro quello che verrà vede una diminuzione pressocchè irrisoria: parliamo 740mila euro. Per affrontare il nodo pare sia stato istituito un tavolo tecnico tra il municipio, Unicredit, e una società esperta della materia. Intanto però le cifre a sei zeri continuano ad uscire.
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.