La certezza in politica è un’utopia. Ne sanno qualcosa anche a Tivoli, dove i motori rombano già da tempo in attesa del voto che si consumerà il prossimo anno. Se qualcuno infatti pensava di aver blindato la casella con dentro il nome di Giuseppe Proietti, pronto a correre per il secondo mandato da primo cittadino, si sbagliava di grosso. A imperversare in questi giorni, anzi in realtà già da qualche settimana, è l’ipotesi che vede l’ex direttore generale del Ministero dei Beni e le Attività Culturali pronto a prendere la strada della pensione in maniera definitiva. Motivo? L’unico per cui il Proietti potrebbe decidere di non puntare sul bis: la mancanza di alcune delle liste civiche che l’hanno sostenuto nel 2014 all’appello.
In cima alla lista dei desaparecidos ci sono gli ex compagni, di nome e di fatto visto il passato politico di molti dei fondatori, di “Una Nuova Storia”, che sarebbero, il condizionale in politica e in caso di urne è tassativamente d’obbligo, pronti a prendere la strada del centro sinistra che vuole vincere ad ogni costo dopo quasi dieci anni di digiuno forzato. Il ricongiungimento passerebbe proprio per Giovanni Mantovani, padre del gruppo che vede tra le figure di spicco quella di Damiano Leonardi, ex giovane democratico uscito dal piddì sbattendo sonoramente la porta. L’attuale presidente del consiglio di amministrazione della Acque Albule spa sarebbe pronto al salto verso Palazzo San Bernardino, come abbiamo già anticipato in un articolo precedente. Una scelta che metterebbe di fatto la civica fuori dalla cordata che oggi tiene la maggioranza proiettiana. Il risultato, chiaramente, sarebbe deletereo per il gruppo che si ritroverebbe polverizzato e con un nuovo leader da cercare. Faccenda non di poco conto visto che ancora oggi il nome del candidato tira molto di più del programma.
Anna Laura Consalvi
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