È stato potenziato lo “sportello lavoro” del distretto sociosanitario di Tivoli dedicato al reddito di cittadinanza che, a partire dal mese ottobre, apre al pubblico tutti i giorni con i seguenti nuovi orari:
– lunedì e venerdì, sede di via Missoni: 9-13;
– martedì, sede di via Missoni: 9-13 e 14,30-16,30;
– mercoledì, sede di via don Minzoni (Tivoli Terme): 9-13;
– giovedì, sede di via don Minzoni: 9-13 e 14,30-16,30.
Per il momento allo sportello possono accedere – su appuntamento chiamando i numeri 0774453418 e 3357120408 – esclusivamente i beneficiari del reddito di cittadinanza del distretto sociosanitario tiburtino; successivamente il servizio sarà esteso a tutti coloro che sono alla ricerca di una guida e di un aiuto per ricollocarsi nel mercato del lavoro.
«Negli uffici dello “sportello lavoro” ci saranno esperti pronti ad ascoltare i bisogni dei cittadini e, dopo un’attenta valutazione delle singole situazioni, a disegnare insieme un percorso idoneo per il loro inserimento nel mondo del lavoro», spiega l’assessora al Sociale Maria Luisa Cappelli.
Lo sportello si articola in due servizi: il segretariato sociale e la consulenza per il lavoro e per la formazione.
1. Il segretariato si occupa di accogliere e ascoltare i bisogni delle persone per progettare un “patto per l’inclusione sociale”, ossia un percorso che possa migliorare le loro condizioni di vita in modo complessivo. I cittadini saranno affiancati dal personale, che monitorerà i risultati. Un altro compito del segretariato sociale è individuare i beneficiari a cui assegnare i “progetti utili alla collettività” (i cosiddetti Puc, previsti dalla legge per coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza), organizzati e coordinati dall’ufficio di piano del settore Welfare, più adeguati alle loro attitudini e competenze.
2. Per quanto riguarda, invece, il servizio di consulenza per il lavoro e la formazione, lo sportello fornisce orientamento e sostegno per individuare e attuare un progetto formativo e professionale. La sua funzione è anche di agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, avvicinando le aziende e i cittadini. A coloro che vi si rivolgeranno, gli operatori e le operatrici dello sportello daranno assistenza e orientamento per fornire gli strumenti necessari a ricercare, poi, in modo autonomo e attivo il lavoro giusto. Anche in questo caso lo sportello fornirà una consulenza personalizzata, ad esempio, sul progetto formativo e professionale e all’analisi degli strumenti e delle tecniche da scegliere per attuare la propria ricerca di lavoro.
Un’altra funzione dello sportello è l’attivazione dei tirocini per l’inclusione, anche in questo caso rivolti a coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza: «Nei prossimi due anni ne saranno avviati almeno quaranta», spiega Cappelli, «questa amministrazione crede fortemente che i tirocini per l’inclusione siano una opportunità preziosa per le persone di mettersi alla prova e d’imparare nuove attività, acquisire competenze, diventare pronti ad affrontare le richieste del mondo del lavoro. L’introduzione dei tirocini formativi “risocializzanti” risale nel Comune di Tivoli al 2015 e da allora ha permesso a decine di persone di trovare una svolta lavorativa. Un’opportunità anche per le aziende che possono così impiegare persone attive e pronte a intraprendere un nuovo percorso da trasformare, eventualmente, in un rapporto di lavoro duraturo. Voglio ringraziare tutti gli operatori e le operatrici dello sportello, che accompagnano i tanti cittadini che vi si rivolgono ad affrontare la difficile ricerca di un lavoro che possa dare serenità e certezze. La volontà dell’amministrazione, grazie all’impegno concreto dei suoi lavoratori, è di prendersi cura dei cittadini in condizioni di difficoltà, spesso aggravate dall’emergenza sanitaria causata dall’epidemia da Sars-Cov-2, sfruttando tutte le risorse finanziarie messe in campo a livello europeo, nazionale e locale. Si sta infine mettendo a punto una manifestazione d’interesse per coinvolgere anche le associazioni del terzo settore nella realizzazione dei progetti utili alla collettività».
Si ricorda che le attività dello sportello sono finanziate dal fondo europeo per l’inclusione (Pon) e dal fondo nazionale per la lotta alla povertà, nell’ambito delle misure di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale.