Home Primo Piano Tivoli, Pd all’attacco: “Nomine esotiche e consiglieri con i superpoteri, ma la città è allo sbando”

Tivoli, Pd all’attacco: “Nomine esotiche e consiglieri con i superpoteri, ma la città è allo sbando”

Tivoli, Pd all’attacco: “Nomine esotiche e consiglieri con i superpoteri, ma la città è allo sbando”

I “nuovi” consiglieri del sindaco Proietti continuano ad animare il dibattito politico in città. A rilanciare la polemica sulle nomine di Gabriele Terralavoro e Emanuele di Lauro, già colonne della maggioranza e oggi rispettivamente anche referente unico all’interno della Consulta dei comitati di quartiere e consigliere del sindaco per gli incarichi speciali, arrivate la scorsa settimana dalle stanze che contano di Palazzo San Bernardino, è il Pd attraverso il segretario cittadino, Alessandro Fontana. “Il sindaco ha pensato bene di dividere i suoi consiglieri comunali in due gruppi: quelli dotati di superpoteri e quelli che si limitano ad alzare la mano in aula per i pochissimi atti che varcano la soglia dell’assemblea degli eletti -. dice Fontana – Probabilmente alcuni di loro vengono valutati come più capaci di altri, con il risultato che siamo di fronte ad un imbarazzante accumulo di cariche”. Il tema della disparità di trattamento all’interno della squadra di governo dei civici fa il paio con un altro tormentone: l’esercito sempre più numeroso di aiutanti chiamati da ogni angolo della Superba a dare una mano nella gestione della cosa pubblica. “Abbiamo perso ormai da tempo il conto preciso dei consiglieri del sindaco, che continuano ad essere nominati per gli incarichi più disparati -. continua il dem – Molti di loro appaiono all’improvviso sui manifesti sparsi in città, beneficiari di incarichi quasi esotici. Quando arriverà il momento di dare risposte alla città invece di pensare ad allungare i curriculum politici di decine di cittadini? In ogni caso auguriamo ai colleghi beneficiari del nuovo mandato di fare un buon lavoro, magari cercando di far funzionare le consulte che ad oggi somigliano più a scatole vuote che a strumenti utili ad ascoltare i bisogni della città che di fatto è allo sbando”.
alc

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