A poco più di un anno dalla campagna elettorale che rinnoverà il consiglio, si alza la temperatura dell’arena politica tiburtina. A mantenere i toni decisamente sopra la media a cui Tivoli ci aveva abituato negli ultimi anni, è il centrodestra su cui i riflettori sono accesi soprattutto per capire come si muoverà Fratelli d’Italia, il partito su cui restano concentrate le attenzioni maggiori visto il ruolo nel Governo nazionale e regionale. A dettare la linea, soprattutto nei confronti di possibili nuovo ingressi nel partito di Giorgia Meloni, è un veterano del consiglio comunale tiburtino, Gianfranco Osimani, che oggi in aula siede tra i banchi della maggioranza come rappresentante della lista Perla d’Italia. “Durante la campagna elettorale, anche se oramai non mi dovrebbe più sorprendere, i soliti personaggi cercano di riprendere la scena – dice in una nota inviata qualche giorno fa -. Per me sono sempre stati “personaggi in cerca di autore”. Quelli che cambiano casacca velocemente, solo per vedersi garantire l’elezione in consiglio comunale che dovunque si trovino creano attriti e divisioni, per una propensione innata al protagonismo e all’autocelebrazione e che per raggiungere i loro scopi personalistici non disdegnano demagogia né populismo”. Parole di fuoco il cui mittente, pur non specificato, pare avere un nome e cognome ben preciso, preannunciando anche l’apertura di un dibattito interno ai Fratelli qualora le fila del partito dovessero ingrossarsi. “Appartengo ad una lista civica Perla d’Italia, pur avendo seguitato sempre, senza vergogna o pudore a sentirmi militante di un partito, quel partito che nel 2019 ha fatto una scelta chiara ed inequivocabile, non ha volutamente presentato il proprio simbolo – aggiunge -. Non permetterò mai però ad avventurieri del momento, che orami sono noti a tutti, non solo agli addetti ai lavori, di creare le stesse situazioni ambientali e politiche nei luoghi che politicamente ritengo essere la mia casa. Chi mi conosce lo sa, non scenderò mai a compromessi per opportunismo politico”.