Tivoli Mia cerca maggioranze alternative

La crisi non si ferma, anzi. È stato un week end difficile per il sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti, che dopo l’ultimo consiglio comunale si è trovato alle prese il primo vero problema politico dal 2014, anno del suo insediamento. La riunione, che si è tenuta venerdì scorso dopo la defezione di quattro consiglieri di maggioranza nel giorno del voto della delibera sulle sorti dell’ex polverificio “Stacchini”, secondo i soliti bene informati avrebbe avuto il sapore amaro della resa dei conti: più di 5 ore fiume in cui il “tutti contro tutti” ha avuto anche i toni della minaccia, se così possiamo dire.

A partire lancia in resta il gruppo di Tivoli Mia, l’anima a destra delle civiche proiettiane, capeggiata da Gabriele Terralavoro, che sempre secondo le voci di corridoio non ci avrebbe girato intorno: se i ribelli, al secolo Domenico Ceccetti, Nello de Santis, Alessandra Fidanza e Angelo Marinelli, non rientrano nei ranghi il problema numerico della tenuta del Governo non si pone. Motivo? Ci sono 4 “pezzi di ricambio” pronti ad essere impiegati. Mistero sui nomi, che non sono stati fatti anche se qualcuno a bocce ferme e porte chiuse ha azzardato qualche profilo, su tutti quello di Massimiliano Asquini, che ha permesso all’ultimo consiglio di svolgersi garantendo il numero legale. Se poi sarà così chiaramente è tutto da vedere a maggior ragione perché Asquini è bandiera in aula di Fratelli d’Italia, partito che cozza apertamente con la vocazione civica della cordata che regge – a fatica – le sorti dell’amministrazione.

La linea tenuta da Terralavoro però non ha convinto tutti, soprattutto l’anima a sinistra del proiettismo che vedrebbe un cambio di nomi tra i banchi non come un valore aggiunto ma come un pericolo per l’equilibrio già precario di questo secondo mandato. E adesso? L’appuntamento è per domani quando i ribelli torneranno per vedere se le basi di una pace almeno momentanea ci sono o meno e se la volontà di continuare sulla strada intrapresa a giugno del 2019 ci sia davvero.