Quattro pagine e un grido di allarme che viene lanciato per l’ennesima volta. Parliamo della lettera con cui i geometri, ingegneri e architetti del Comune di Tivoli hanno chiesto a Palazzo San Bernardino di mettere ordine negli uffici del municipio con cui si interfacciano quotidianamente per poter fare il loro lavoro. Nella missiva le parole indirizzate direttamente al primo cittadino, Giuseppe Proietti, agli assessori al ramo, dirigenti e consiglieri comunali, non ci girano intorno: va bene c’è il covid e i servizi non girano a pieno ritmo ma non possono più nascondere il “disagio e insoddisfazione nel non percepire interesse e il conseguenziale avvio di quell’attività finalizzata ad eliminare o limitare al massimo l’assenza di funzionalità ed efficienza dei vari settori/uffici comunali, chiaramente attivando tutte quelle misure di tutela e prevenzione per la per la salute dei dipendenti comunali e degli utenti/cittadini/