Il complesso della Rocca Pia di Tivoli apre definitivamente tutti i cancelli con l’inaugurazione, sabato 18 maggio alle 11, del percorso museale. Concluse le operazione di restauro infatti, e ceduta dal Demanio in proprietà al Comune di Tivoli, la Rocca sta oggi vivendo nuova vita come sede di eventi ed attività culturali ma anche come Museo, che ne illustra sinteticamente, ma altrettanto accuratamente, la storia. Come riportano alcune iscrizioni presenti in situ, l’Anfiteatro romano fu inaugurato in età adrianea grazie al finanziamento di un certo M. Tullius Blaesus, da cui ne deriva il nome, e fu sede di giochi gladiatori. E’ noto poi come la fortezza, che deve il suo nome a Pio II Piccolomini, il papa umanista che ne iniziò la costruzione, abbia nei secoli cambiato funzione, passando da quella difensiva, a caserma pontificia, fino a quella di prigione, che perdurò fino al non troppo lontano 1960. Una zona, quella della Rocca, da sempre considerata centro nevralgico della Città, essendo stata occupata, già in età protostorica dalle capanne di un abitato di Sabinie e in cui, all’inizio degli anni Cinquanta, tra le Torri e piazzale Matteotti, fu riportata alla luce un’estesissima e ricca necropoli, databile tra il IX e il VI secolo a.C.. vigi.
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