La manovra di Bilancio approvata lunedì notte non smette di suscitare polemiche. Ad alzare la voce è ancora l’opposizione, in questo caso quella de La Città in Comune e l’Altra Città a Sinistra che in aula porta il nome e il cognome di Massimiliano Iannilli. Al Professore non è piaciuta la decisione della maggioranza di tagliare le gambe alle proposte fatte dall’altra metà del parlamentino, alcune delle quali, come lui stesso precisa erano volte a ridurre i famigerati “costi della politica” e a finanziare progetti per il sociale. “Purtroppo anche con questo bilancio sono state disattese tutte le proposte di emendamenti fatte dalla Città in Comune, denotando che all’attuale maggioranza non interessa discutere di proposte concrete che non siano le loro – commenta Iannilli -. Avevamo fatto poche richieste ma mirate, che dovevano finanziare le politiche agricole, il banco alimentare per i poveri e la sicurezza dei cittadini, diminuendo le spese istituzionali superflue, ma ci sono state bocciate senza alcuna motivazione”. Un atteggiamento, quello dell’amministrazione dei civici, che poco piace al gruppo, che negli ultimi tempi ha inasprito i legami con il Governo e aperto la via ad un’asse con il Partito democratico. Sotto accusa ci sono finiti i metodi definiti come scarsamente democratici del sindaco e della compagine che guida la città da quasi due anni. “Non è certo così che immaginavamo la gestione della cosa pubblica da parte del sindaco Proietti, dove si era promessa la novità ora rimane solo la solita e vecchia gestione monocratica del potere”.
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