Tivoli Forma sotto esame. Una Nuova Storia: “Nomine e assunzioni senza evidenza pubblica”

Continuano ad essere le partecipate il centro di gravità permanente del dibattito politico tiburtino. Dopo la querelle sulle Terme, che procedono a passi spediti verso un ritorno alla gestione pubblica al 100%, oggi si parla di Tivoli Forma srl, la società che si occupa di gestire i corsi di formazione professionale presso l’istituto “Rosmini”. Tema del giorno la nomina del nuovo direttore generale della società a responsabilità limitata, vacante dal 2018 anno dell’addio di Aldo Armenti, che dovrebbe essere nominato nella giornata di domani. A portare la questione all’attenzione dei colleghi sono i consiglieri comunali di “Una Nuova Storia”, gruppo rappresentato nel parlamentino di Palazzo San Bernardino da Francesca Chimenti e Giovanni Mantovani, che hanno presentato lo scorso 15 giugno un emendamento alla mozione di indirizzo della maggioranza sulla delega al sindaco, Giuseppe Proietti, per la partecipazione alla gestione della municipalizzata. In parole povere quello che chiedono è l’applicazione dell’evidenza pubblica prevista non solo dallo Statuto aziendale ma anche, anzi soprattutto, dalla legge e non solo in questa occasione. “Nel 2020 le procedure per il personale sono state tutte a chiamata diretta, come ammesso dalla Rettighieri (Amministratrice unica della società, ndr) nel corso della sua audizione in consiglio comunale, giustificando l’impossibilità di fare un bando con i problemi relativi al covid. Io stessa ho evidenziato questo aspetto e ho chiesto che venisse prevista l’evidenza pubblica anche per il direttore generale e per i passaggi interni del personale come invece è previsto dallo Statuto e dalla legge”, commenta Chimenti. Un tema che sicuramente terrà banco anche nei prossimi mesi, visto il nuovo anno scolastico praticamente dietro l’angolo.