Tivoli, divieto di avvicinamento alla ex con braccialetto antistalking per 50enne ossessivo e pericoloso

Non solo il divieto di avvicinamento ma anche il braccialetto elettronico antistalking per monitorare i suoi movimenti. E’ la misura cautelare emesso dalla procura di Tivoli nei confronti di un cinquantenne che continuava a pedinare ossessivamente la sua ex. Un provvedimento che il pm ha firmato in 48 ore con un obiettivo preciso: “Prevenzione femminicidi”. Conseguenza delle indagini articolate svolte dai poliziotti del pool antiviolenza del commissariato.
Dopo la fine della relazione le stava col fiato sul collo, la minacciava pubblicamente sui social, ma i gravi indizi di colpevolezza riguardano anche il ripetuto danneggiamento dell’autovettura e persino lo sfregio, presso il cimitero di Tivoli, della lapide del padre della donna, interamente imbrattata di vernice nera. Sono queste le ragioni che hanno indotto l’autorità giudiziaria tiburtina a richiedere la misura per l’uomo, incensurato e senza precedenti. La valutazione è stata che la donna e i suoi figli fossero in imminente pericolo, tanto da disporre la vigilanza a sua protezione.

La denuncia
A seguito della denuncia e delle successive indagini i poliziotti del conmmissariato di Tivooli, diretti da Paola Pentassuglia, hanno accertato plurime condotte di stalking e, da ultimo, continui pedinamenti di cui la vittima era ignara. Nel pomeriggio del 29 dicembre il pm ha richiesto la misura cautelare, a poche ore di distanza il Gip l’ha emessa e personale del commissariato di Tivoli, grazie alla disponibilità della società incaricata (Fastweb), la sera del 31 dicembre ha provveduto applicando all’uomo il braccialetto elettronico e fornendo alla donna un telefonino per avvisare la polizia giudiziaria in tempo reale dell’eventuale avvicinamento dell’uomo per l’immediato intervento.

Intervento rapido
“La rapidità della risposta giudiziaria, possibile quando vi è l’impegno fattivo di tutti i segmenti istituzionali – spiegano dalla procura di Tivoli, diretta da Francesco Menditto -, rende possibile l’efficace e tempestiva tutela della donna accrescendo la loro fiducia nello Stato e prevenendo possibili ulteriori rischi per l’incolumità delle donne e dei loro figli. Si conferma, anche in questo caso, che i braccialetti elettronici sono disponibili in poche ore e immediatamente applicabili, così consentendo un’effettiva tutela delle vittime di violenza e dei loro figli”.
L’uomo è indagato del reato di atti persecutori in danno della ex compagna. Le indagini, svolte dai poliziotti del settore specializzato nella Violenza di Genere e Minori del commissariato tiburtino, coordinati dall’ispettore superiore Davide Sinibaldi, hanno permesso di accertare i gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo, dedotti da una serie di condotte ossessivamente reiterate da diverse settimane.