Entra nel vivo la campagna elettorale in vista delle regionali del prossimo 12 e 13 febbraio. A scaldare i motori è il Movimento 5 Stelle, che in linea con l’operazione sempre più a sinistra messa in piedi da Giuseppe Conte, cavalca il tema sempre attuale del precariato in sanità. Su questo punta, infatti, nella sua prima uscita pubblica da candidato per un posto a via della Pisana, Carlo Caldironi, due volte consigliere comunale e uomo di punta dei pentastellati in città. “La loro lotta è la nostra lotta, sono i lavoratori precari della sanità, le donne e gli uomini che nel corso della pandemia hanno contribuito con la loro professionalità al mantenimento dei livelli assistenziali a favore dei cittadini e fornendo il fattivo contributo per mantenere operativo il servizio sanitario pubblico sia sotto l’aspetto sanitario che organizzativo”, commenta in una nota stampa diffusa ieri sul tema. “Siamo con loro, insieme ai sindacati di categoria – FP Cgil, FP Cisl e Uil Fpl – di Roma e del Lazio che proprio in questi giorni si stanno battendo con forza per la stabilizzazione del personale e, nell’immediato, per le proroghe dei contratti sancite nel protocollo d’intesa del 30 aprile 2021 e in attuazione della legge n. 234/2021!”, aggiunge. Il tema resta uno di quelli più battuti nelle ultime settimane, visti anche i natali del candidato scelto da Pd e Azione alla presidenza del Lazio, Alessio d’Amato, che ha gestito in questi anni l’assessorato alla Sanità. “Questa lotta va portata nelle Istituzioni, per questo mi impegno fin d’ora se eletto consigliere del Lazio a portare la loro voce in Regione e a presentare, tra i primi atti, una proposta di legge per la stabilizzazione del personale contrattualizzato a qualunque titolo del ruolo sanitario, tecnico ed amministrativo. Noi ci siamo, per la sanità pubblica e il diritto al lavoro, per una vera svolta progressista nel Lazio”, conclude.