Home Cronaca Tivoli, condannato a 10 anni il 35enne romeno che a maggio scorso stuprò e picchiò selvaggiamente una 30enne

Tivoli, condannato a 10 anni il 35enne romeno che a maggio scorso stuprò e picchiò selvaggiamente una 30enne

Tivoli, condannato a 10 anni il 35enne romeno che a maggio scorso stuprò e picchiò selvaggiamente una 30enne

L’incontro in un bar, poi la cena insieme e infine, con la scusa di riaccompagnarla a casa, l’aveva portata nei pressi del cimitero di Tivoli e, dopo averla spinta a terra, era scattato un pestaggio brutale e lo stupro per una trentenne finita in ospedale col volto tumefatto dalle botte, il naso e lo zigomo fratturati. Un’aggressione selvaggia per cui Cristian Bogdan A., 35enne romeno, ieri è stato condannato con rito abbreviato a dieci anni di reclusione da scontare nelle carceri della Romania. Il giudice Alfredo Maria Bonagura ha accolto in pieno la richiesta del pubblico ministero Giuseppe Mimmo. Ad incastrare l’uomo, arrestato ad agosto scorso, le indagini condotte dagli investigatori del commissariato di Tivoli e coordinate dalla procura. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere lo aveva raggiunto in Romania, dove era scappato dopo il fatto.

Il fatto. La vittima raccontò di essere stata avvicinata dall’uomo che, presentandosi come un inglese domiciliato a Castel Madama, con modi gentili l’aveva invitava a cena. Aveva carpito sua fiducia per poi aggredirla brutalmente. La donna era poi scappata sulla strada principale dove era stata soccorsa da un passante. Le indagini per identificare lo stupratore, sono state complesse e molto articolate, ma gli investigatori sono riusciti dapprima ad individuare e identificare l’ex convivente, la quale ha raccontato dei numerosi soprusi subiti e del terrore che le aveva impedito, fino a quel momento, di denunciarlo, anche perché l’uomo aveva più volte minacciato di morte sia lei che tutte le persone che le erano vicine. Quest’ultima ha raccontato poi agli inquirenti di subire ancora atti persecutori mostrando messaggi e fotografie che hanno permesso ai poliziotti di chiudere il cerchio: per ingelosire l’ex compagna, infatti, aveva inviato immagini che lo ritraevano con la vittima dello stupro, proprio poco prima che questo venisse commesso. RedCro

 

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