La storia era iniziata male e pare essere destinata a finire peggio. Parliamo degli ormai famigerati oleandri della discordia, le piante messe da qualche mese intorno ai cassonetti dell’immondizia con l’intento di rendere le aree occupate dai contenitori verdi e gialli decorose. Purtroppo le buone intenzioni non sempre bastano così, complice l’incuria e il caldo che in questi giorni attanaglia la città, è scattato l’allarme anche per loro, che con i rami stecchiti dall’afa e le foglie cadenti fanno tutto tranne che bella mostra. Insomma ben poco è rimasto del ruolo che dovevano avere, viste le condizioni difficili in cui versano senza che nessuno arrivi armato di innaffiatoio a restituirgli un po’ di vitalità. Una situazione questa che non ha fatto altro che alimentare il vespaio di commenti negativi che aveva accompagnato l’acquisto delle piante fin dai primi giorni, ritenuto da molti inutile e dispendioso, a fronte delle tante emergenze cittadine rimaste ancora senza una soluzione. Così le foto della condizione in cui versano si sono moltiplicane sulle bacheche facebook di cittadini e politici che ne chiedono la rimozione immediata o quantomeno la manutenzione. Tra questi a prendere in mano carta e penna è stato il consigliere Andrea Napoleoni, che ha scritto direttamente al sindaco, Giuseppe Proietti, uno dei maggiori sponsor dell’ “operazione oleandro”: “Posso comprendere le buone intenzioni iniziali, tuttavia l’evidente fallimento dell’iniziativa mi spinge a chiederle di dare immediatamente disposizione affinché vengano rimossi tutti i vasi e si provveda a mettere a dimora gli oleandri ancora in grado di vegetare nelle aiuole”. La bellezza in fondo ha sempre un prezzo e spesso si paga due volte.
Anna Laura Consalvi
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