Le difficoltà dell’amministrazione Proietti sbarcano alla Pisana. Ad intervenire senza giri di parole sugli equilibri fragili dei civici a Tivoli è la consigliera regionale della Lega Laura Cartaginese, che non solo sottolinea la precarietà dei conti ma anche le difficoltà politiche del primo cittadino, che appare meno sicuro dei numeri a sua disposizione. “Da cittadina prima che da consigliera regionale sono molto preoccupata per la situazione finanziaria del Comune di Tivoli che in aula è emersa in maniera chiara e incontrovertibile – commenta Cartaginese che alle spalle ha una lunga esperienza da consigliera comunale -. Sono più di cinque anni che il Sindaco si limita a coprire debiti, prima imputati agli anni precedenti ma di fatto strutturali e non più tollerabili con operazioni che tendono solo a far sembrare i buchi meno grandi”.
“Consiglio caldamente al primo cittadino di rivedere la politica delle entrate e il suo esecutivo nel più breve tempo possibile nella sua totalità – aggiunge la consigliera regionale – visto che tutta la macchina messa in piedi lo scorso anno non funziona. Le frizioni denunciate oggi da una parte della sua maggioranza in aula sono il segno evidente che qualcosa va rimodulato e non mi sembra ci sia molto più tempo e non si tratta di chiedere l’applicazione del Manuale Cencelli ma di agire nel rispetto dei tiburtini che hanno bisogno di un Governo forte e capace. Ha promesso un cambiamento e casse pubbliche indebitate”.
Insomma, la richiesta è quella di azzerare la giunta che traballa in realtà già da un po’ e che ora potrebbe davvero trovare nel rimpasto la strada della sopravvivenza.
In bilico in realtà a conti fatti potrebbero esserci davvero tutti, dal Bilancio, oggi bersagliato, all’Ambiente, fino ad arrivare ai vertici delle società partecipate dove le acque non sono meno agitate. Si favoleggia, non senza cognizione di causa, di frizioni vistose anche tra le punte di diamante delle due Asa, Girardi e Cacurri. Se ci sarà un maxi rimpasto però è tutto da vedere. Proietti ha sempre preso le distanze dal modus operandi della politica dei partiti che forse sarebbe invece il caso di rispolverare per non morire di stenti.