I costi dell’amministrazione non sono solo relativi agli stipendi, dentro bisogna metterci un po’ di tutto, anche gli affitti che vengono pagati per permettere agli uffici pubblici di avere un posto fisico dove essere allocati. Succede anche per il Comune di Tivoli, che solo per Palazzo Pastori, uno degli edifici utilizzati per mettere faldoni, sedie e scrivanie e chi più ne ha più ne metta, spende 100mila euro l’anno. Per questo il municipio, che da tempo vive in epoca di ristrettezze, ha pensato di iniziare a lavorare all’operazione di riduzione dei costi partendo dalla sistemazione di quelli già esistenti, come testimonia la delibera 120 dell’8 giugno con cui si prepara “gradualmente” a mettere mano alla questione. Cosa viene fatto all’atto pratico? Principalmente degli spostamenti, che al momento non risolvono e neanche toccano la faccenda pecuniaria, che riguardano in parte l’Ufficio Cultura, i Lavori Pubblici, i Messi comunali e le associazioni “Tivoli Incoming” e “Film Commission”. Per ora, infatti, si tratta di adeguare le nuove collocazioni per utilizzarle a norma di legge, che vuol dire adattare i locali, cablarli, fornire nuovi arredi e scaffalature. Per la faccenda legata al taglio delle spese, insomma, ci sara’ da aspettare.
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