Alessandro Galastri
Bomber lo è sempre stato, con il fiuto del gol lui ci è nato. L’istinto da killer di area di rigore di Andrea Cavaliere lo ha portato a segnare valanghe di gol con qualsiasi maglia che ha indossato nell’arco della sua carriera. Un giocatore dalle enormi potenzialità tecniche, un talento sprecato per la Prima Categoria, ma rimasto a Tivoli per cercare di portare finalmente la squadra amarantoblù della Tivoli Calcio 1919 in Promozione, come sognano i tanti tifosi che ogni domenica seguono le gesta dei propri beniamini. La formazione allenata da mister D’Aniello è al comando del girone C di Prima Categoria anche grazie ai 19 gol in campionato del suo attaccante principe.
Fantastica tripletta domenica scorsa. Stai trascinando la squadra in testa con le tue prodezze. Quanto è merito tuo e quanto del mister e dei compagni?
I miei gol arrivano soprattutto grazie ai miei compagni e al mister, che grazie ai suoi schemi riesce spesso a rendermi protagonista, coinvolgendomi come catalizzatore del gioco collettivo della squadra.
Hai sempre fatto caterve di gol in Prima Categoria, ma anche in Promozione. Non pensi che avresti meritato palcoscenici migliori con le doti di cui sei in possesso?
Fino a 20 anni ho giocato ad alti livelli, poi mi sono riavvicinato a casa e quello che ho fatto me lo sono sempre guadagnato sul campo. Non ho rimpianti, sono soddisfatto di tutto ciò che ho ottenuto in questi anni.
Dove può arrivare questa Tivoli? E cosa meritano questi splendidi tifosi?
La squadra ha le potenzialità per giocarsela fino in fondo, anche perché questa società e questi tifosi meritano molto di più di questa categoria.
L’ avvento in panchina di D’Aniello è coinciso con un cambiamento di gioco, ora più fluido ed armonioso rispetto al passato. Sei d’accordo sul fatto che ora ricevi molti più palloni giocabili rispetto allo scorso anno?
Come detto in precedenza il mister cura in maniera maniacale la tattica, ed è anche grazie a questo fattore che creiamo molte occasioni da gol durante l’arco del match e che molte azioni mi vedono protagonista come finalizzatore di un gioco corale.
Cosa rispondi a chi minimizza i vostri risultati perché inseriti ad inizio stagione in un girone considerato più facile?
Penso soltanto che non esistono né partite né gironi facili, soprattutto quando ti chiami Tivoli 1919, un club storico e glorioso contro il quale qualunque avversario ci tiene a fare bella figura.
Il giocatore a cui ti ispiri? Quello più simpatico e quello più ‘’brutto’’ con il quale hai giocato?
Il calciatore che ho preso sempre come modello è Francesco Totti, anche se non ho le sue stesse caratteristiche tecniche. Ho diversi compagni storici di squadra con i quali tuttora mantengo un rapporto speciale e di amicizia che va aldilà del terreno di gioco. Sul più brutto invece penso che possiamo fare davvero una bella gara (ride).
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