Il Governo riduce i trasferimenti statali, i cittadini che non pagano le tasse sono tanti e il Comune fa partire un nuovo piano di riserva per trovare chi non versa il dovuto e recuperare liquidità. Non bastava il software comprato qualche tempo fa da Palazzo San Bernardino per trovare gli evasori, a rafforzarsi è anche la macchina amministrativa vera e propria, i dipendenti comunali per intenderci, che avranno un incentivo economico basato proprio sull’individuazione di chi non è in regola con il dovuto, in particolare modo sull’Ici non ancora prescritto. L’incentivo legato alla produttività è messo nero su bianco in una delibera di giunta licenziata dall’esecutivo Proietti lo scorso 28 settembre, in cui si sottolinea il lavoro alacre già svolto dall’ufficio che “continua a prodigarsi con le risorse disponibili, con continuità all’attività di accertamento per recupero nonostante la scarsità di personale esistente nel settore tributi e il continuo susseguirsi di innovazione normativa in merito ai tributi comunali renda necessario acquisire continuamente le conoscenze necessarie per mantenere l’elevata professionalità richiesta dai contribuenti disorientati dall’istituzione dei nuovi tributi locali”. Tributi che cambiano spesso nome in realtà, ma non sostanza. Insomma a differenza di quanto dichiarato dal primo cittadino anche in consiglio comunale e in più di una circostanza, non tutti i lavoratori di Piazza del Governo numero 1 sono allergici al lavoro, per utilizzare un eufemismo. Per questi virtuosi, dunque, ci sarà un premio legato alla produzione pari all’11% delle somme effettivamente riscosse relative all’Ici degli anni scorsi, con buona pace di chi pensava di averla fatta franca.
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