La storia racconta di un manifesto che non si riusciva ad affiggere e di un botta e risposta finito a canzoni dispettose, che contribuisce a non rasserenare un clima già avvelenato da tira e molla destinato a far ancora parlare di sé. Parliamo del braccio di ferro che ha visto protagonista, a Tivoli, ormai più di un anno fa, il Circolo “Albino Bernardini” e l’amministratore unico di Asa Spa, la municipalizzata che si occupa di raccogliere l’immondizia in città. Lui, l’ingegner Francesco Girardi, a capo della società per azioni da quando Giuseppe Proietti è a guida della città, ha sporto querela nei confronti di Gabriele Simonelli, rappresentante del gruppo che aveva redatto e firmato lo scritto incriminato. Al centro del contendere diverse cose: dai famigerati oleandri, chiamati a coprire le vergogne dei cassonetti verdi ormai andati in pensione in buona parte del territorio comunale, alla gestione del personale in carico all’azienda fino ad arrivare all’uso dei volontari e ai numeri della raccolta differenziata. Insomma di tutto un po’, tanto da spingere il tecnico prestato alla politica a chiamare a raccolta i legali per muoversi contro il Circolo con l’accusa di averne offeso la reputazione. “Sono stato in questi giorni insieme all’avvocato in questura per un interrogatorio riguardo una querela per diffamazione che ho ricevuto per aver preso le parti, su loro richiesta, dei lavoratori dell’azienda pubblica Asa spa. Ho spiegato al delegato del Pm che esiste la critica politica e che non si può parlare di diffamazione quando si difendono lavoratori”, dice Simonelli oggi coordinatore Articolo 1- Area tiburtina, che si è detto fiducioso sull’esito della vicenda che lo vede protagonista i cui esiti sono tutti da scrivere. alc
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