Orti sociali? No, grazie. Non è piaciuta molto, per utilizzare un eufemismo, l’iniziativa che prevede la realizzazione di orti sociali nel parco di via Begozzi a Villa Adriana. Il progetto, che ha visto l’approvazione della Giunta Proietti lo scorso 16 febbraio, non ha trovato una buona accoglienza da parte dei cittadini, che si sono occupati a titolo gratuito dell’area verde fino a questo momento. Motivo del malcontento proprio il mancato coinvolgimento della comunità da parte Municipio e soprattutto dell’assessore all’Ambiente, Eleonora Cordoni, presente alla votazione della delibera nell’esecutivo, che non ha fatto nessun passaggio sul Comitato che si caricato l’onere di rendere decorso e a misura di bambino il giardino.
A preoccupare è anche la possibile rimozione di numerose piante di ulivo, necessaria secondo quanto spiegano gli abitanti del quartiere, per la realizzazione degli orti che costeranno circa 32.800 euro. Per la giunta si tratta dell’ennesima gatta da pelare in un settore delicato che da tempo è sorvegliato speciale e che rende ancora più traballante, se possibile, la poltrona della Cordoni, che secondo i soliti bene informati è stata già scaricata da Altra Italia, gruppo che l’ha voluta in giunta. La palla ora, almeno per questa parte della storia, passa direttamente al primo cittadino.
Intanto sulla vicenda è intervenuta anche la consigliera regionale della Lega Laura Cartaginese, che nella giornata di ieri ha pubblicato un post sulla sua pagina facebook in cui chiede al Municipio di rivedere il progetto, portandolo su un altro quartiere. “Ho appreso la notizia del progetto che prevede la creazione di un orto sociale nel Villaggio Adriano e del mancato coinvolgimento dei cittadini, che invece hanno già avviato un’importante iniziativa di riqualificazione del giardino presente nel quartiere. Credo fermamente che sia necessario rendere partecipe sempre la comunità a maggior ragione in casi come questo, dove ci sono persone che volontariamente hanno lavorato per rendere il posto in cui vivono migliore. Venite qui a vedere quello che è stato realizzato e troviamo insieme un posto dove ce ne sia davvero bisogno”.