Dai fumetti di Lichtenstein, alle icone sarcastiche di Warhol, dal fascino porpora dei miti ottomani a quelli lineari del classicismo mediterraneo, sono queste le tante declinazioni creative dei protagonisti della Prima collettiva alle Scuderie Estensi di Tivoli dal 1 all’8 ottobre. Una mostra che s’inserisce nel programma del Settembre Tiburtino e che appartiene inoltre ad una serie di collettive, che si svolgono in tutta Italia, collegate alla dodicesima edizione della Biennale di Roma, organizzata dall’associazione Ciac, che si svolgerà nel 2018. Il curatore della mostra tiburtina è Diego Tortora che con l’ ausilio di Paola Valori della galleria Porta Mazzini di Roma ha realizzato questo progetto. Parteciperanno 29 artisti di Roma e dintorni, il tema sarà libero a discrezione degli stessi. L’obiettivo della manifestazione, oltre a decretare le opere che verranno scelte per la Biennale, è quello di far raggruppare e far conoscere fra di loro, gli artisti e le loro tecniche.
Gli artisti
Oltre agli artisti emergenti ricco il parterre di nomi già molto noti. Fabio Ferrone Viola ad esempio, porterà a Tivoli la sua arte pop romana, ispirata al mito italo-americano (la vespa e la FIAT 500 di Monica Casali), il quale recupera i rifiuti trasformandoli in arte. E ancora Camilla Ancilotto che strizza l’occhio ai moduli del Surrealismo o dell’art Brut. Tutti gli strumenti artistici vengono utilizzati. Il riuso della plastica fusa di Luigi Folliero per esempio si confronta con il riciclo dei materiali di scarto che lasciano “impronte” digitali. Fra gli artisti possiamo citare ancora Riccardo Natili, Angelica Romeo, Corrado Delfini, e tanti altri. Le opere non seguendo un tema preciso varieranno in tanti modi e mondi di come si interpreta l’arte, resine, colori ad olio, acrilici, plastica, su diversi tipi di supporti, come pezzi di serranda, tele, legno tasselli rotanti. Si passa infatti dall’arte figurativa, a quella astratta, dalla tecnica mista alla matita su carta, giocando con i mezzi più tecnologici della tridimensionalità o delle luci. Il disegno a matita o addirittura al mosaico di Francesca Merola e il monocromo di Angelica Romeo donano un apporto ancora in più alla mostra. Non mancano infine neppure elementi dissonanti e del tutto asimmetrici quelli di Corrado Delfini o tracce boettiane di Chicca Savino. Tivoli diventa centro propulsore di energia e di vitalità artistica.
“È un privilegio quindi per me – commenta il curatore Tortora – introdurre una rassegna a più voci, che prende l’avvio in una cornice così prestigiosa come le storiche Scuderie estensi. Spero ci sia una grande partecipazione di pubblico, perché è una collettiva di gran spessore visti gli artisti che ne prenderanno parte”.
Nicole Maturi
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