L’addizionale comunale Iperf resta allo 0,8% senza scaglioni di reddito, ovvero è uguale per tutti. A sancirlo è stato l’ultimo consiglio comunale in ordine di tempo, quello di lunedì scorso, che ha scatenato polemiche da parte delle opposizioni. “Il Sindaco e la sua maggioranza sono incapaci o in malafede. Anche sull’addizionale comunale irpef, hanno fatto il copia/incolla delle delibere del 2014 e 2015 fissando l’unica aliquota all’8 per mille. Non hanno voluto onorare l’impegno, preso all’unanimità lo scorso anno dal Consiglio Comunale, che prevedeva aliquote diverse a seconda delle diverse fasce di reddito per salvaguardare le fasce più deboli e, magari, rilanciare i consumi delle famiglie – dice Marino Capobianchi di Alleanza per Tivoli -. Dicono che così si creerebbe un buco in bilancio. In realtà manca totalmente la politica delle entrate di questa maggioranza. Solo come esempio. Nulla è stato fatto riguardo la questione dei derivati. Nulla riguardo ai servizi economici. Nulla riguardo la valorizzazione del patrimonio. Nulla per la lotta all’evasione”. Una posizione dura aggravata dal capitolo Equitalia. “Sulle mancate riscossioni dei ruoli fanno riflettere le dichiarazioni-choc del Sindaco riguardo i rapporti con Equitalia. Nel novembre 2013 il Comune mise in mora Equitalia che non aveva riscosso, per conto del Comune, ruoli emessi nel corso degli anni per oltre 27 milioni. Questa Amministrazione, eletta nel 2014, non ha dato seguito alla messa in mora. Anzi, nel giugno 2015, il Sindaco e la sua maggioranza votano una sanatoria di quei ruoli non riscossi, coperta con un mutuo trentennale. In quell’occasione l’Amministrazione promise che, a fine giugno 2015, alla scadenza del contratto con Equitalia avrebbe indetto una nuova gara per appaltare il servizio. La storia dice che tutto è finito nel dimenticatoio fino all’ultima seduta di Consiglio, il 7 marzo 2016, quando il Sindaco, di fronte a delle domande della minoranza, è andato in difficoltà riferendo di una riunione con Equitalia di cui, ammette lui stesso, non esiste verbale o traccia alcuna, come al solito in barba ad ogni forma di trasparenza. A sentire il Sindaco, che ne ha fatto una forma di sfida e minaccia, procedere nell’azione verso Equitalia avrebbe portato al fallimento del Comune e dell’Asa Spa. Tanto pagano i cittadini”. Sulla stessa linea anche il Pd, intervenuto attraverso il segretario cittadino Alessandro Fontana: “La memoria corta pare sia una caratteristica dell’amministrazione comunale. Spesso e volentieri il sindaco Proietti tende a dimenticare quello che ha promesso in campagna elettorale e adesso anche quello che dichiara nei consigli comunali. Stavolta tocca all’addizionale Irpef, approvata senza scaglioni di reddito. Abbiamo proposto di tagliare la commissioni poco produttive e di ridurre gli assessori, visti i doppioni partoriti ultimamente. Ma ci hanno accusato di demagogia. Siamo al paradosso”.
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