Home Cronaca Tivoli, a Ponte di Nona spaccio di droga e pestaggi per i pusher che non stavano agli ordini

Tivoli, a Ponte di Nona spaccio di droga e pestaggi per i pusher che non stavano agli ordini

Tivoli, a Ponte di Nona spaccio di droga e pestaggi per i pusher che non stavano agli ordini

Quattordici persone arrestate, 16 perquisizioni a carico di altrettanti indagati, 200 episodi documentati di spaccio di cocaina, crack, marijuana ed hashish per un volume di affari di circa 300mila euro mensili, più di 60 chili di droga sequestrati. Questi i numeri dell’operazione e chiusa stamattina dai carabinieri della compagnia di Tivoli a Ponte di Nona, supportati nella fase esecutiva da quelli del gruppo di Frascati, dal nucleo carabinieri cinofili di “Santa Maria di Galeria” e da personale dell’8° reggimento carabinieri “Lazio”. I militari hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal Gip presso il tribunale di Roma, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia: 14 persone arrestate ( 13 in  carcere e 1 agli arresti domiciliari), 16 indagati, tutti, a vario titolo, ritenuti responsabili di “associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, sequestro di persona, lesioni personali gravi e maltrattamenti”.

L’indagine. Il provvedimento trae origine da un’indagine condotta, da ottobre 2019 al gennaio 2020, dai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Tivoli che ha consentito di individuare l’esistenza di un sodalizio criminale organizzato in maniera verticistica operante nella “piazza di spaccio” di via don Primo Mazzolari, a Ponte di Nona, documentare oltre 200 episodi giornalieri di spaccio di stupefacente, in particolare cocaina, crack, marijuana ed hashish, per un volume di affari dell’organizzazione di circa 300mila euro mensili, arrestare in flagranza di reato 14 persone e denunciarne 5, resisi responsabili della violazione della legge sugli stupefacenti e sulle armi; rinvenire e sequestrare circa tre chilo di cocaina e crack, 58 kg di hashish, 1,2 kg di marijuana; individuare i responsabili di pestaggi e sequestri di persona in danno di pusher e vedette, costretti per violazione delle disposizioni dei capi.

I pestaggi. Per ripagare presunti debiti di droga a spacciare per l’organizzazione, venivano rinchiusi all’interno di sottoscala la cui apertura era possibile solo dall’esterno con pochissima acqua e cibo, per molti giorni e fino al presunto soddisfacimento della mancanza.Tra i pusher dell’organizzazione oggetto di aggressione anche L.M., 52 anni, che si era appropriato, senza autorizzazione, di stupefacente e aveva abbandonato il suo turno di vedetta. Per tali ragioni è stato percosso selvaggiamente ed è morto nei giorni scorsi dopo un periodo di ricovero, a causa delle gravi lesioni subite, presso il Policlinino di Tor Vergata.

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