La carica dei 1600 contro l’aumento delle strisce blu sul territorio comunale avanza inesorabile. La vernice, che sta letteralmente invadendo la città di Tivoli, preoccupa i residenti e non solo, che si preparano quasi increduli all’arrivo dell’ennesima tegola sulla testa dei contribuenti. Gli stalli a pagamento si sono letteralmente moltiplicati, arrivando fino al cimitero civico, un inedito per gli automobilisti e non solo.
La voce dei cittadini si è canalizzata nella raccolta firme promossa dal centrodestra unito, Lega, Fdi, Fi e Amore per Tivoli, che testano l’assetto allargato anche in vista delle elezioni che saranno, e che hanno raggiunto come anticipato le 1600 adesioni. Un risultato che ora verrà capitalizzato attraverso lo studio da parte di un team di amministrativisti per valutare l’effettivo bilanciamento numerico delle strisce blu e bianche e se ci sono gli estremi per portare le carte all’attenzione del TAR.
“Grazie ai cittadini che hanno condiviso con noi questa battaglia e alle forze politiche. Il sindaco ha avuto un grande merito: ha riunito il centrodestra, un’unione che nasce anche dalle prossime sfide, le elezioni politiche e regionali –. Commenta Vincenzo Tropiano, consigliere dalle Lega e coordinatore per il Carroccio a Roma Est, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta martedì alla presenza dei colleghi di cordata, Giorgio Strafonda per Forza Italia, Massimiliano Asquini, Giorgio Ricci di Amore per Tivoli, entrambi presenti in consiglio comunale, e sempre per il partito di Salvini il coordinatore cittadino, Ettore Tirrò. “Il sindaco ha parlato di volontà dei commercianti ma è stato smentito perchè molti hanno firmato la nostra petizione. Noi chiediamo alla maggioranza una soluzione che sia condivisa, che preveda la gratuità o almeno una riduzione consistente, per i residenti”, continua Tropiano, evidenziando anche i passaggi con i legali che stanno facendo. “Se il sindaco è stanco e siamo sull’orlo di un dissesto finanziario esiste l’istituto delle dimissioni e il centrodestra a Tivoli c’è. Facciamo ancora in tempo a votare a novembre, noi siamo pronti ad accettare questo regalo”, ha aggiunto Strafonda, rilanciando anche l’idea, non così peregrina secondo i bene informati, di scioglimento anticipato del Proietti Bis.