La notizia in realtà non è fresca di giornata ma di qualche mese fa, parliamo di dicembre 2021, ma è spuntata sull’albo pretorio solo adesso. Parliamo della “Redazione del Piano Particolareggiato del traffico urbano per le attività relative alla riorganizzazione del nodo di Largo San Giovanni”, che secondo la delibera 2406 stilata poco prima di Natale, dovrebbe fare luce sul gomitolo di macchine che ogni giorno attraversa uno dei punti nevralgici della città di Tivoli.
La questione della “difficoltà di gestione”, per utilizzare un eufemismo, era sorta proprio a causa del sistema di semafori intelligenti che aveva scatenato l’ironia e la rabbia degli automobilisti, che hanno vissuto come un ulteriore aggravio della situazione l’ausilio a tre luci. Morale della favola si è resa necessaria una analisi più approfondita, attraverso la redazione di un Piano che “dovrà definire, in termini trasportistici, e secondo le risultanze delle analisi precedentemente acquisite dall’Ente, lo scenario di progetto e l’assetto funzionale maggiormente efficace in termini di deflusso veicolare e pedonale per il nodo San Giovanni”. Nulla in questo mondo è gratis però: l’operazione, affidata ad una ditta esterna, la Geo-SAM srl, che ha prima presentato un preventivo da 16mila euro per poi ridurlo a 12.688,00 comprensivi di Iva.