Home Politica Taglio del nastro per il comitato di Proietti: “Ricostruiamo una comunità fatta di persone”

Taglio del nastro per il comitato di Proietti: “Ricostruiamo una comunità fatta di persone”

Taglio del nastro per il comitato di Proietti: “Ricostruiamo una comunità fatta di persone”

È “comunità” la parola chiave della campagna elettorale che porta la firma di Giuseppe Proietti, pronto a correre per mantenere la carica di primo cittadino di Tivoli. Una comunità da costruire senza fragilità, senza emarginazione per una “città aperta e solidale”. A dirlo è lo stesso Proietti che sabato pomeriggio ha tagliato il nastro del comitato che farà da base in vista delle elezioni di maggio, piazzato nella centralissima via due Giugno. A due passi dal Trevio e dal Comune, i due piani dell’ufficio si sono riempiti di candidati e sostenitori della cordata che ad oggi conta 10 simboli, ma c’è da giurare che il numero sia destinato a salire, in un tripudio di palloncini amaranto-blu, i colori simbolo della Superba.

L’intervento di Proietti

“Il nostro obiettivo è quello di ricostruire una comunità fatta di tante persone – dice il sindaco -. Abbiamo cercato di fare le cose con la mente e con il cuore, il cuore è stato il nostro simbolo cinque anni fa. Quel cuore non ha cessato di battere e vorremmo che non cessasse mai di battere. Abbiamo l’ambizione di voler costruire un progetto dai tempi lunghi che vuole costruire una comunità senza fragilità, senza emarginazioni. Noi siamo per una città aperta e solidale che cerca di far sentire a ciascuno la vicinanza delle altre persone. Vederne oggi così tante persone in parte ci commuove in parte ci dà lo stimolo per andare avanti, spero tutti insieme”.

Tante persone e competizione alle stelle

Una prova di forza quella dell’inaugurazione, visti i numeri non proprio risicati del pubblico presente, e un messaggio chiaro agli ex che hanno lasciato la casa madre per ricongiungersi in alcuni casi con il centrosinistra oggi guidato da Giovanni Mantovani, e che in questi giorni hanno contribuito ad alzare il dibattito contraddistinto da un livello sempre minore di fair play. E siamo solo ad aprile. 

Anna Laura Consalvi

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