La società “Giovanni Stacchini srl” ha informato il Comune di Tivoli di aver rimosso e conferito nell’apposito sito-impianto oltre una tonnellata di pneumatici di automobili abbandonati nelle macroaree A ed E degli ex polverifici Stacchini. È quanto comunicato dalla società Stacchini nella relazione inviata ogni settimana al Comune per rendere conto delle azioni messe in atto in conformità con quanto disposto dall’ordinanza sindacale urgente di agosto, che fa seguito alle altre ordinanze firmate dal sindaco Giuseppe Proietti.
Lo stato dell’arte dei lavori di preparazione della prima fase della bonifica avviata dalla proprietà dei polverifici “Giovanni Stacchini srl” (che a settembre ha presentato un programma di riqualificazione dell’area al Comune di Tivoli e alla direzione Politiche ambientali e ciclo dei rifiuti della Regione Lazio), è stato illustrato al sindaco, all’assessora all’Ambiente Eleonora Cordoni e al consigliere comunale Maurizio Conti la settimana scorsa in occasione di un sopralluogo, durante il quale è stato mostrato questo primo importante step di ripulitura dell’area inficiata da decenni di abbandoni di rifiuti anche pericolosi. Al sopralluogo hanno preso parte – al fianco dei rappresentanti del Comune – il referente della società Stacchini Antonio Dionisio, due rappresentanti dello studio di architettura e di progettazione dell’intervento, Vittorio Minio Pauello ed Emiliano Donda, e uno dei responsabili di Idea Restructuring (la società che sta supportando Stacchini nello sviluppo del progetto del polo logistico).
L’ispezione ha avuto lo scopo di verificare quanto sin qui eseguito. Oltre alla rimozione di questa prima parte di pneumatici abbandonati, in particolare a partire da martedì 3 novembre è stata avviata la preparazione dell’area di cantiere antistante al vecchio ingresso del polverificio, con lo sfalcio e il taglio delle erbe infestanti, attività preparatoria – come si legge nelle relazioni di Stacchini – per organizzare il rimessaggio dei mezzi.
La proprietà ha informato, inoltre, che la settimana scorsa l’area degli ex polverifici è stata interessata anche da un sopralluogo congiunto con il servizio sorveglianza dell’ufficio di polizia amministrativa e giudiziaria del Parco naturale regionale dei Monti Lucretili, “i quali avevano richiesto formalmente di prendere visione dell’area in attuazione della deliberazione della Regione Lazio del 6 ottobre 2020”, si legge nella relazione pervenuta al Comune. Ossia quella che individua l’ente Parco dei Monti Lucretili come “soggetto affidatario della gestione della zona speciale di conservazione (zsc) ‘Travertini acque albule (Bagni di Tivoli)’”. Al sopralluogo e ai colloqui svolti con i referenti dell’ente parco, spiega Stacchini, dovrebbe seguire un’ulteriore azione informativa sullo stato degli habitat e del sito tutelato. La proprietà dell’area ha ricordato, inoltre, di aver presentato il 13 novembre scorso alla Regione Lazio (oltreché al Comune di Tivoli) il piano di gestione dei rifiuti, “documento necessario per operare legittimamente”. La società ha confermato, infine, la sorveglianza sull’area con un presidio quotidiano per impedire l’accesso agli estranei.
«L’azione del Comune di Tivoli incomincia a produrre i suoi effetti», spiega il sindaco Proietti. «Da alcuni giorni è stato operativamente avviato il programma di riqualificazione dell’area dell’ex polverificio Stacchini con il recupero e lo smaltimento di oltre una tonnellata di pneumatici abbandonati da decenni: una tipologia di rifiuti pericolosa per gli effetti nefasti che determina sia sul terreno, sia sulla salute pubblica, soprattutto in caso d’incendi che spesso si verificano a scopo doloso. Il Comune di Tivoli segue passo dopo passo l’evoluzione di questa prima fase di bonifica, alla quale dovrà seguire il programma di riqualificazione dell’area. La proprietà sta agendo in conformità alla mia ordinanza sindacale urgente firmata ad agosto. Provvedimento nel quale si ordina di avviare tutte le procedure necessarie per eseguire la pulizia dell’area, lo smaltimento di eventuali manufatti contenenti amianto, il mantenimento dei terreni liberi nel tempo dai rifiuti e la preservazione delle condizioni igieniche e sanitarie e della vegetazione, così come ho fatto per le precedenti che ho inviato alla Regione Lazio (ente sovraordinato competente in materia) e alla Procura della Repubblica del tribunale di Tivoli. Tutto questo, nell’interesse primario dei cittadini di Tivoli Terme, di Villalba di Guidonia e di tutta la popolazione interessata».
«L’assessorato all’Ambiente, che si è adoperato sempre affinché si avviasse un processo di effettiva riqualificazione dell’area, tenendo conto che vi sono presenti gli habitat della zona speciale di conservazione “Travertini acque albule (Bagni di Tivoli)”, mantiene vivo e costante il sostegno al sindaco Proietti e l’impegno nell’ambito di un’azione delicata che ha l’obiettivo di risolvere una problematica annosa e dannosa per l’equilibrio ambientale e per la salute pubblica e che vede coinvolta una vasta parte del territorio tiburtino», commenta l’assessora Cordoni.