Stacchini, monta la polemica dopo lo stop alla bonifica

Non si ferma la giostra delle polemiche dopo la notizia della sospensione dei lavori di bonifica sui terreni dell’ex Polverificio Stacchini da parte del Parco dei Monti Lucretili. Un fulmine a ciel sereno per i residenti della zona funestata dai roghi tossici, resi possibili anche grazie all’immensa distesa di immondizia, scarti industriali e elettrodomestici dismessi che troneggia sulla zona a due passi dalla via Tiburtina. La data di ripresa delle operazioni sarebbe fissata ad aprile, ovvero per il tempo necessario a produrre una valutazione di incidenza che si può portare a compimento quando il lichene che lì fiorisce e che vincola il terreno come Sic (Sito di interesse comunitario) è completamente visibile. Una linea temporale troppo vaga per il Comune di Tivoli, che ha preso posizione attraverso la maggioranza sotto la bandiera del Polo dei Movimenti Civici Tiburtini, ma anche per il centrodestra, intervenuto con una nota firmata da Lega, Forza Italia e Amore per Tivoli. Lega che oggi rilancia anche a livello regionale con la consigliera Laura Cartaginese.

Cartaginese: “La Regione indichi tempi certi per la ripresa dei lavori di bonifica”

“Sono molto preoccupata per la sospensione dei lavori di bonifica dell’area di Stacchini. La decisione del Parco dei Monti Lucretili che gestisce i terreni, pur comprensibile dal punto di vista formale è nei fatti l’ennesimo problema per i cittadini di Tivoli Terme e Villalba di Guidonia che abitano in zona. Non serve che io ricordi la grave situazione ambientale in cui versa l’ex Polverificio, diventato una pericolosa discarica a cielo aperto e terra di roghi tossici che rendono impossibile la vita dei residenti la cui salute è a rischio da anni. Non basta dire che i lavori riprenderanno nel mese di aprile, abbiamo bisogno di tempi certi che garantiscano la tutela della salute pubblica e quindi di risposte chiare e precise”.

Fratelli d’Italia: “Maggioranza smentisce il Sindaco. Necessari tempi certi per la bonifica”

Da notare l’assenza ormai certificata di Fratelli d’Italia, che oggi ha fatto un suo passaggio in solitaria sul tema attaccando l’ente parco e la maggioranza proiettiana. “Esprimiamo al riguardo forte preoccupazione poiché, andando incontro all’estate e bloccando forzatamente l’opera di bonifica, è molto probabile che riprendano i roghi tossici all’interno dell’area ex Stacchini. Chiediamo garanzie all’Ente regionale “Parco dei Monti Lucretili” in merito alla tempistica dello studio, in quanto già anni addietro l’ente fu incaricato di effettuare un’operazione di bonifica nell’area dell’ex Inviolata, limitando però ciò a mera propaganda, senza di fatto portare nessun risultato concreto. Il comunicato delle forze di maggioranza conferma che la persistenza di roghi nell’area ex Stacchini smentisce il sindaco stesso che, più volte in Consiglio comunale, ha delocalizzato fantasiosamente, almeno dal 2015 in poi, i roghi ai Comuni limitrofi. Fratelli d’Italia da sempre è vicino ai residenti della zona ed è favorevole alla bonifica del sito, come evidenziato più volte anche dal consigliere Asquini in Aula, ribadendo però il netto rifiuto alla speculazione industriale sulla zona come prevista dall’Amministrazione Proietti”.

Pd Lazio: “La Regione ha agito per il bene dei cittadini”. Attacco alla maggioranza: “Solo strumentazioni”

A difendere la Regione il Pd del Lazio attraverso il presidente del gruppo, Marco Vincenzi, che ha sposato la battaglia per la gestione al Parco dei Monti Lucretili dalla prima ora. “Sono convinto che la Regione Lazio abbia agito soprattutto per il bene dei cittadini con l’operazione di tutela e ripristino dell’area definita Sito di importanza comunitaria (Sic) all’interno dell’ex polverificio Stacchini, affidandola alla gestione dell’Ente Regionale Parco Monti Lucretili – afferma e continua -. Ma mentre è facile deturpare, inquinare e abbandonare al degrado un territorio, spesso grazie anche all’indifferenza di chi preferisce guardare da un’altra parte, ripristinare la naturalità e l’integrità dei luoghi richiede il tempo necessario. E richiede anche capacità di analisi dei luoghi, studi approfonditi sulle loro caratteristiche naturali, individuazione e rilevamento dei singoli elementi ambientali, competenza e professionalità nell’approcciare fin dall’inizio anche le apparentemente semplici pulizia e bonifica dai rifiuti”, continua attaccando la maggioranza alla guida della Città. “Nella nota delle liste civiche della maggioranza che governa il comune di Tivoli si chiedono tempi certi per lo studio e per l’avvio dei lavori di bonifica. Ma a questa richiesta viene naturale porsi un’altra domanda: perché la richiesta del comune (con l’ordinanza sindacale che intimava al privati lo sgombro dei rifiuti) è arrivata solo dopo mesi di attesa e dopo diverse sollecitazioni, collegandola inoltre ad un eventuale rilascio di licenze edificatorie per milioni di metri cubi di cemento. Se veramente l’attenzione ai problemi ambientale dei cittadini era il punto centrale dell’azione dell’Amministrazione comunale perché non si è provveduto immediatamente ad intimare al privato la bonifica dell’area e perché non si sono attivati i dovuti controlli sul territorio”.