Stacchini, il Pd: Proietti è solo. Si dimetta

La questione Stacchini non finisce qui e i guai per il sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti, continuano. A preoccupare l’ex Direttore Generale del Mibact è la vicenda dell’ex polverificio e la situazione a tratti drammatica che si sta prefigurando per i mesi che verranno sul fonte politico. Riepilogando brevemente, la proposta di consiglio propedeutica al progetto che vedrebbe i 60 ettari a ridosso di Tivoli Terme pronti a trasformarsi in un polo logistico è stata alla fine votata da 12 consiglieri comunali grazie al supporto tecnico in apertura dei lavori di Massimiliano Asquini, consigliere di Fdi che ha nei fatti retto il numero legale e permesso all’aula di riunirsi e dibattere i punti all’ordine del giorno. Le motivazioni, almeno quelle vere, sono ancora tutte da scoprire e da capire, quello che è certo è che la stampella non si riproporrà facilmente nelle stesse vesti e con lo stesso nome e cognome ma potrebbe – il condizionale resta d’obbligo – essere ancora necessaria. I 4 che non si sono presentati martedì, Domenico Cecchetti, Nello De Santis, Alessandra Fidanza e Angelo Marinelli, infatti pesano come macigni sulla tenuta, a quanto pare poco stabile, dell’amministrazione comunale, che forse paga il pegno della mancanza di democrazia e equilibrio tra le liste che in molti hanno in più di una circostanza messo sul tavolo senza alcun risultato.

Fuori dagli schemi della maggioranza c’è anche una opposizione scatenata, a partire dal Pd di Manuela Chioccia e Alessandro Fontana: “Vogliamo ancora ricordare come ieri, in aula, il sindaco Proietti sia stato letteralmente abbandonato da ben quattro  consiglieri di maggioranza che non si sono presentati in consiglio comunale. Quando le sorti di questa fallimentare amministrazione sembravano finalmente ormai scritte ecco il colpo di scena! Il consigliere comunale di Fratelli D’Italia, eletto nella lista della Lega di Salvini a sostegno di Tropiano, fa da stampella alla maggioranza garantendo il numero legale e impedendo di fatto la fine del consiglio comunale – dicono in una nota congiunta -.Insomma un’insistenza, una pervicacia che non riescono a essere comprensibili ai cittadini, soprattutto perché dall’altra parte Proietti non impiega questa energia per risolvere i mille e ormai tragici problemi del territorio -. E continuano – Crediamo che per non aggravare ulteriormente lo stato di sofferenza in cui versa Tivoli , anzi offrendogli la possibilità di decidere del proprio futuro Giuseppe Proietti dovrebbe fare una sola cosa: dimettersi il prima possibile nell’esclusivo interesse della nostra città”. Intanto domenica  a Tivoli Terme a mantenere i riflettori accesi sulla questione “Stacchini” sarà la Lega con una raccolta firme che si terrà in Piazza Bartolomeo della Queva dalle ore 10.30 alle 12.30, mente nell’Auditorium della scuola “Orazio” ci sarà un incontro pubblico che vedrà anche la presenza dei consiglieri comunali Andrea Napoleoni e Vincenzo Tropiano e Giorgio Ricci.