di Alessandro Galastri
Tutti noi abbiamo un sogno da coltivare, è la passione per qualcosa che ci spinge a farlo. Talvolta è difficile spiegarlo a parole, descriverlo in poche righe, che non basterebbero mai a racchiudere la magia che lo sport può regalare. Il 2016 lo abbiamo vissuto così, raccontando storie di piccoli grandi campioni, di atleti che hanno impiegato ogni loro singolo attimo di vita a pensare a quando sarebbe arrivato il loro grande momento.
Vi abbiamo parlato di Valentina Onori, campionessa delle due ruote che lotta contro una malattia dura, determinata a continuare a correre con la moto numero 106, il suo preferito da sempre. Vi abbiamo narrato delle gesta di Manuel Lancia, campione di boxe di Marcellina, pronto a sfidare e battere qualsiasi avversario sul ring, a dimostrazione che nella vita nessun ostacolo è insuperabile. E poi Mauro Pizzola, fenomeno delle due ruote che si sta riprendendo quello che una carriera sfortunata e ricca di infortuni gli aveva sottratto in passato, togliendosi a 36 anni quelle soddisfazioni che avrebbe già meritato anni fa. E ancora abbiamo acceso riflettori sulle imprese di Pietro Spano, maestro del Nordic Walking, che ha sfidato anche il deserto uscendone vincitore assoluto, con la caparbietà di un ragazzino e la forza di chi al mondo ne ha viste tante e di belle. Per non dimenticare Riccardo Cinti, altro nostro rappresentante delle due ruote, stavolta go kart, laureatosi ancora una volta campione italiano, nonostante una serie di acciacchi fisici e la sensazione per la prima volta di non essere il favorito numero uno nella griglia di partenza. E ancora il baby prodigio della pistola, quel Gabriele Lamboglia capace di stupire l’Europa intera a soli 17 anni, conquistando un bronzo storico nella categoria Juniores del tiro a segno.
Negli sport di gruppo abbiamo gioito insieme ai ragazzi della Tivoli 1919, tornata finalmente in Promozione dopo anni di agonia in categorie minori, abbiamo manifestato tutta la nostra solidarietà agli atleti del Villalba Volley, che da un anno sono senza palestra per la chiusura di quella Comunale e sono costretti a cambiare strutture di allenamento di volta in volta. Siamo stati partecipi della cavalcata del Collefiorito Basket, ad un passo dalla Serie C, persa per un maledetto ultimo punto proprio sullo scoccare della sirena.
Il 2016 si chiude così, tra mille emozioni e tante storie che continueremo a raccontarvi anche nel 2017. Con l’augurio che la vita di tutti noi prenda esempio dalle gesta di questi campioni, capaci di fissare un obiettivo per poi raggiungerlo ad ogni costo. Insegui il tuo sogno fino a quando ci credi. Auguri a tutti.
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