Home Cronaca Sovraffollamento al pronto soccorso di Tivoli: lettera denuncia della Cisl

Sovraffollamento al pronto soccorso di Tivoli: lettera denuncia della Cisl

Sovraffollamento al pronto soccorso di Tivoli: lettera denuncia della Cisl

Il sovraffollamento del pronto soccorso dell’ospedale di Tivoli è al centro di una lettera aperta della Cisl funzione pubblica a firma del delegato territoriale Dimitri Cecchinelli. “Oggi lo scopo e le funzioni del pronto soccorso non sono chiare alla popolazione – inizia il sindacalista – si può definire come una struttura ospedaliera che garantisce l’esecuzione dell’attività diagnostica e terapeutica ai pazienti che accedono in ospedale in situazione di emergenza o urgenza e che richiedono interventi immediati. Questo concetto, però, sembra ancora poco noto e la popolazione si rivolge al pronto soccorso in maniera costante determinando un vero e proprio sovraffollamento, creando un eccedenza della domanda di prestazioni richieste rispetto alle risorse disponibili”. A questo uso inappropriato va aggiunta la carenza del personale per far fronte a tutte le esigenze dell’utenza. “La carenza cronica di personale medico, infermieristico, OSS e ausiliario – continua Cecchinelli – porta la situazione al collasso, innalzando il rischio di errore clinico ai massimi livelli. Le cause del sovraffollamento sono molteplici, multifattoriali, estrinseche ed intrinseche all’organizzazione del sistema dell’emergenza, primi tra tutti l’impossibilità di ricovero di pazienti nelle unità operative per indisponibilità di posti letto dopo aver terminato la fase di cura nel pronto soccorso e gli accessi inappropriati”. Un mix tra accessi inappropriati e carenza di personale che può portare anche a conseguenze gravi per chi decide di rivolgersi al nosocomio tiburtino. “La non-urgenza – sostiene ancora il delegato Cisl – al pronto soccorso oggi ha raggiunto dimensioni allarmanti. Le conseguenze che ne derivano non possono essere che gravi, tra cui: le inappropriate permanenze in barella dei pazienti anche diversi giorni e il relativo incremento degli eventi avversi con l’aumento della mortalità a 10 e a 30 giorni; l’allungamento dei tempi d’attesa; la riduzione della qualità dei servizi; la perdita di risorse economiche; la riduzione della soddisfazione complessiva e il burnout del personale. Tutto ciò si traduce in un’inefficienza insostenibile, che innesca ogni sorta di controversia legale contro i professionisti che vi operano”. Da qui la richiesta di un incontro urgente al fine di trovare una soluzione a questa situazione. “La Cisl Funzione Pubblica chiede a codesta amministrazione un tavolo multidisciplinare che coinvolga i rappresentanti della medicina territoriale per definire percorsi alternativi, potenziare e ammodernare la struttura del Dea ed attuare un netto potenziamento dell’organico”.
Vincenzo Perrone

Leave a Reply