Sono ancora in corso – in questi minuti – gli interrogatori di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari Alberto Cisterna. Da questa mattina alle nove, nel carcere di Rebibbia il gip sta ascoltando i dodici arrestati dell’operazione “ragnatela” che ha scoperchiato “il sistema Guidonia”. Tra questi il dirigente dei lavori pubblici Angelo De Paolis, per lui la misura cautelare è scattata per corruzione e associazione per delinquere. L’architetto ha risposto, dice l’avvocato Gianluca Lombardozzi, “spiegando le varie situazioni che gli vengono contestate”. Rispetto all’inchiesta complessiva, “stanno ingigantendo la forma associativa ma sono situazioni singole, ognuno cercherà di chiarire la propria posizione”.
Non ha proferito parola invece il dirigente Gerardo Argentino che si è avvalso della facoltà di non rispondere. “Daremo spiegazioni quando avremo il quadro” dice il suo legale, Carmelo Tripodi, che ha poi avanzato la richiesta di sostituzione della misura cautelare a causa delle condizioni di salute di Argentino affetto da disabilità, “per incompatibilità con il regime carcerario”. Sarà un medico legale incaricato oggi dal giudice a verificare nell’arco della prossima settimana.
“Hanno risposto e sono stati collaborativi” Andrea Di Palma e Michele Maccaroni, il primo ex vicesindaco e il secondo istruttore amministrativo dell’ambiente, in carcere per corruzione e associazione per delinquere. “Hanno fornito spiegazioni e puntualizzazioni”, spiega il loro avvocato Vittorio Messa.
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