Servizio pulizia rifiuti al Car nel caos, il sindacato: “Quaranta lavoratori restano senza stipendio”

Con il ponte del 2 giugno si sono accumulati rifiuti, effetti concreti dell’incertezza per il servizio di pulizia al Car che portano dritti alla mobilitazione del sindacato Fast-Confsal a sostegno dei lavoratori rimasti appesi e senza tutele. Si scatena il caso e la denuncia arriva dalla segreteria provinciale della sigla: la cooperativa Liasa 9.7 che era titolare dell’appalto per lo smaltimento dei rifiuti al centro agroalimentare non è più in gioco e non c’è ancora certezza per le maestranze, 40 addetti. “Dal primo giugno – spiega il sindacato – oltre alla lettera di licenziamento, hanno ricevuto lo stop da parte della committenza a poter prestare la propria opera in quanto non c’è stata ancora la procedura, anche temporanea, dell’aggiudicazione per subentro nell’appalto”. Un buco nell’acqua – spiegano – le richieste di incontro con le parti coinvolte, “ciò significa che circa 40 lavoratori rimangono fuori dai cancelli del Car senza stipendio e lavoro”. Per questo il sindacato chiede di “velocizzare al massimo la messa a bando della gara d’appalto ed il ritorno alla normalità i lavoratori e per gli utenti”, visti gli inevitabili disservizi che si stanno creando come dimostrano le immagini scattate a inizio settimana. La “preoccupazione” si trasforma in mobilitazione per il mantenimento dei livelli occupazionali e spiega Ivano Giubilei parte un doppio fronte di richieste. Alla “cittadinanza per una maggiore solidarietà per evitare che i diritti di utenti e lavoratori vengano lesi” e delle autorità “per risolvere la vertenza in atto con un affidamento certo e economicamente sostenibile”. Se la situazione non si sbloccherà i lavoratori “saranno costretti alla tutela dei propri interessi tramite gli opportuni strumenti di lotta”.