In strada per ottenere il diritto ad avere una scuola migliore. Sono scesi per le vie di Tivoli i ragazzi del liceo scientifico Lazzaro Spallanzani, che dalla scorsa settimana protestano per ottenere da Città Metropolitana qualche risposta ai diversi problemi che riguardano lo storico istituto tiburtino. Una manifestazione quella di oggi vecchia maniera, che li ha visti armati di striscioni, fischietti e megafoni nella speranza di ottenere almeno la possibilità di essere ascoltati. Sul tavolo i problemi su cui cercano un confronto sono diversi: dall’assenza della palestra, inagibile a causa di infiltrazioni provenienti dal soffitto che in realtà riguardano più di una zona della palazzina, a quella della biblioteca, eliminata per fare spazio ad un’aula, sorte che ha riguardato pure l’aula professori e il corridoio di accesso alla palestra stessa. “Gli studenti del biennio per fare lezione di educazione fisica sono costretti a pagare una quota annua (120 euro) per un corso di nuoto, mentre negli anni passati si poteva scegliere tra nuoto e atletica”, raccontano gli studenti in una nota stampa diffusa a margine del corteo. Aggiungendo poi alla lista già piuttosto lunga, la chiusura di uno degli accessi, ora destinato solo al personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario), e l’assenza di prove tecniche di evacuazione che dovrebbero essere fatte a cadenza periodica. “La nostra prima forma di protesta, nella quale non siamo riusciti ad ottenere un confronto diretto con il dirigente, ha portato comunque diversi risultati. Siamo stati ricevuti in comune dal sindaco Giuseppe Proietti, ottenendo un futuro sopralluogo del plesso scolastico accompagnati dall’assessore della Città Metropolitana Carlo Caldironi”. alc
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