La ripresa della scuola nel Lazio, come altrove, sarà una prova rispetto alle misure adottate e alla possibilità di proseguire l’anno senza scossoni nella didattica. In queste ore calde è Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione Lazio a mettere in evidenza le cinque azioni messe in campo per affrontare la ripresa: il ruolo delle prefetture, le vaccinazioni, le supplenze, le risorse economiche e la sicurezza.
“Questi elementi crediamo che possano rappresentare le basi per un positivo riavvio delle attività e della didattica in presenza, alla quale, come Regione, abbiamo sempre dato priorità – dice l’assessore – In questi giorni si stanno perfezionando gli incontri con tutte le prefetture, che vogliamo ringraziare per la disponibilità a trovare assieme a tutti i soggetti, Regione, Ufficio scolastico regionale, aziende di trasporto, città metropolitana, province e comuni capoluogo, le soluzioni più opportune e utili a favorire un servizio di trasporto capace di rispondere alle nuove esigenze”.
In particolare, spiega l’assessore, sono due le fasce d’ingresso su cui si sta ragionando: 8:00 e 9:40. “Conseguentemente si stanno definendo gli orari di uscita a cui corrisponderà un servizio di trasporto adeguato. Tale flessibilità organizzativa, che sarà possibile grazie alla disponibilità delle aziende di trasporto, alla regia dell’Ufficio Scolastico Regionale e a una presumibile organizzazione di orari scolastici diversa, che dovrà valutare la possibilità di fare riferimento a alcune lezioni di 50 minuti per consentire il ritorno a casa degli studenti in tempi ragionevoli senza perdere la qualità didattica. Nel Lazio abbiamo conseguito già importanti risultati sulla vaccinazione del personale scolastico e dei ragazzi e invitiamo chi non si sia ancora vaccinato a farlo rivolgendosi alle decine di hub regionali, ai medici di famiglia e ai pediatri che hanno aderito alla campagna”.
Un fronte delicato per garantire l’avvio è quello delle supplenze, Di Berardino assicura che prima del 13 settembre ci sarà l’assegnazione delle cattedre vacanti. E le risorse? Quelle messe a disposizione dal Ministero dell’Istruzione sono 32,5 milioni di euro per implementare forniture e servizi utile alla protezione dei ragazzi e del personale scolastico. Altri 49,8 milioni di euro saranno trasferiti alle Istituzioni scolastiche per favorire e migliorare i processi di apprendimento. Sempre su base regionale, ulteriori 74 milioni potranno essere utilizzati dagli enti proprietari, scuole, comuni e provincie per interventi di adeguamento strutturale e riorganizzazione degli spazi.
“Crediamo sia molto importante l’applicazione integrale del protocollo sulla sicurezza definito a livello nazionale tra Ministero dell’Istruzione e organizzazioni sindacali – conclude l’assessore – come Regione continuiamo a lavorare, nel rispetto del nostro ruolo, per dare soluzione a tutte le criticità che potranno emergere. Nei prossimi giorni parteciperemo a tutti gli incontri programmati e utili alla riapertura”.