La sanità laziale continua ad essere inquieta. Tra inchieste e problemi che ogni giorno finiscono alla ribalta delle cronache locali e non solo, è tornato anche il momento di manifestare. Stavolta ad armarsi di striscioni e cartelli saranno i membri di “Cittadinanzattiva” che sabato 25 marzo a partire dalle ore 10.30 si daranno appuntamento di fronte all’Ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli. Al centro della protesta promossa dal gruppo, molto attivo in tutta la Regione, saranno i tagli che subisce il territorio di competenza della Asl Roma 5, guidato da Vitaliano De Salazar, a cui mancano personale e strumenti adeguati al bacino di utenza che serve. “Tutte le risorse sono state impegnate per Roma Capitale, e noi? Siamo forse cittadini di serie B”, scrivono gli organizzatori del sit in nel manifesto che si trova affisso sui muri della città. Un braccio di ferro, quello tra cittadini e istituzioni, che nasce sulla scorta delle esigenze di un territorio molto grande che ha fame di servizi. Per l’Azienda sanitaria tiburtina è l’ennesimo problema in ordine di tempo. Il 2017, infatti, non è certo cominciato nel migliore dei modi, basti pensare all’episodio dello scambio di barelle, avvenuto meno di due mesi fa, e alla gestione della struttura residenziale di Colle Cesarano, da tempo oggetto di polemiche, protagonista giusto sette giorni fa di un approfondimento giornalistico finito in prima serata sulle reti nazionali.
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