I componenti della banda di ladri di carburante, arrestati dai Carabinieri di Ostia, sono ritenuti responsabili anche dell’esplosione e del conseguente incendio del pozzetto di ispezione della rete ENI, avvenuto la notte del primo dicembre dello scorso anno, che richiese l’intervento di svariate squadre dei Vigili del Fuoco e che ha provocò la chiusura per alcune ore del traffico della limitrofa autostrada Roma – Civitavecchia, oltre all’ingente danno economico di bonifica per la società proprietaria della conduttura.
Nel corso di un tentativo di furto, la banda provocò una fuoriuscita di carburante da cui scaturì il tutto.
A capo dell’associazione per delinquere, i Carabinieri hanno individuato un italiano 42enne, imprenditore della provincia di Roma, che attraverso la sua fitta rete di conoscenze nell’ambiente della commercializzazione degli idrocarburi, si occupava di smerciare “in nero” il carburante rubato, oltre a fornire tutto il sostegno logistico necessario agli altri membri dell’associazione: dal deposito per la temporanea custodia del carburante rubato, all’individuazione delle strutture alloggiative ed al noleggio dei mezzi impiegati per le incursioni
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.