Non solo basket, il turismo è un altro piatto caldo della campagna elettorale di Tivoli che vede accendersi il dibattito sul futuro della Rocca Pia: per Vincenzo Tropiano la gestione diretta deve andare al Comune che invece ha intenzione di cederla al Fai. “Il Comune di Tivoli in questo momento non ha beni di pregio storico-architettonici gestiti in via diretta poiché Villa Adriana e Villa d’Este sono attualmente gestiti dal Mibac, proprio come il Santuario d’Ercole mentre la Villa Gregoriana è sotto la gestione del Fai. E’ arrivato il momento che sul comparto turistico, oltre alla rimodulazione e alla programmazione dell’offerta, avvenga un’inversione di tendenza sulla gestione delle nostre bellezze”. Il candidato sindaco della Lega e capogruppo uscente individua quindi la strada che, neanche a dirlo, è diversa da quella indicata dal sindaco Giuseppe Proietti.
Niente contro il Fai ma no al monopolio
“La nuova amministrazione deve essere in grado di sovrintendere direttamente anche la parte gestionale, e mi riferisco in particolare alla Rocca Pia uno dei simboli storici del nostro territorio. Perché affidare questo meraviglioso luogo al Fai, che già ne gestisce uno, anziché farlo manutenere all’amministrazione? Intendiamoci – chiarisce Tropiano -nessuno è contro il Fai, fondazione indiscussa che da decenni tutela il patrimonio artistico italiano, ed è lodevole che gestisca anche la nostra Villa Gregoriana. E proprio nell’ottica di una partnership con tali e importanti soggetti, ritengo sia possibile valorizzare le eccellenze di Tivoli anche riducendo il monopolio o la concentrazione nelle mani di un unico soggetto la gestione turistica della città per restituire centralità al Comune”.
La proposta di Tropiano
“Per la Rocca Pia, su cui peraltro vi è già un percorso avviato anni fa dal sottoscritto, si potrebbe ipotizzare una gestione da parte del Comune attraverso l’operosità di un’associazione di professionisti che possa gestire sia il servizio di biglietteria che di info point, nonché eventuali mostre da realizzare, lasciando all’Asa Servizi le pulizie e la manutenzione ordinaria. Un’operazione virtuosa che permetterebbe all’Amministrazione di realizzare il biglietto unico, rafforzando e integrando l’offerta turistica con altri partner che già operano sul nostro territorio, quali appunto il Mibac e il Fai”.
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