È arrivata la stretta annunciata nel weekend, anche se il Dpcm licenziato dal governo Conte forse è meno duro di quel che ci si aspettava. Resta il divieto di feste private, fissati anche dei limiti orari per ristoranti e bar. Non saranno concesse le gite scolastiche, stop al calcetto e agli altri sport di contatto praticati a livello amatoriale. Queste disposizioni saranno valide per un mese a partire da oggi.
Mascherine anche all’aperto
In questo senso le disposizioni dell’esecutivo sono molto chiare: mascherine ovunque o quasi, ma con criterio. Il Dpcm recita che “è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande”. Sono esclusi i bambini al di sotto dei 6 anni, tutti coloro che hanno patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei dpi, “nonchè per coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità”. La mascherina non sarà obbligatoria anche per chi sta svolgendo attività sportiva. Raccomandato l’uso dei dispositivi di protezione all’interno delle abitazioni private se ci si trova tra persone non conviventi.
Feste
Confermata la chiusura di discoteche e sale da ballo all’aperto e al chiuso, è possibile invece svolgere fiere e congressi. Come era stato già annunciato da Roberto Speranza, è fatto divieto di fare feste al chiuso o all’aperto. Nelle abitazioni private è “comunque fortemente raccomandato di evitare feste e di ricevere persone non conviventi” in numero “superiore a 6”. Per i matrimoni e le cerimonie civili e religiose restano valide le regole fissate con i protocolli già in vigore. Pertanto, le feste conseguenti alle cerimonie possono svolgersi con la partecipazione massima di 30 persone.
Movida stop alle 24, limitazioni allo sport
Un’altra questione piuttosto rilevante riguarda bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie. “Le attività dei servizi di ristorazione sono consentite fino alle 24 con servizio al tavolo e sino alle 21 in assenza di servizio al tavolo”. Nessun problema per la ristorazione con consegna a domicilio e con servizio d’asporto, ma “con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le 21”.
L’attività sportiva amatoriale subisce un significativo ridimensionamento, in quanto sarà vietato praticare sport di contatto a livello amatoriale. Questo tipo di attività è consentita solo “da parte delle società professionistiche e ‒ a livello sia agonistico che di base ‒ dalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP), nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi”.