Quattro milioni di euro in gioco, torna in pista la gara per l’affidamento del servizio riscossione tributi a Guidonia Montecelio. Dopo la sospensione sono stati di nuovo pubblicati gli atti con la scadenza, per la presentazione delle offerte, fissata al 5 febbraio 2018. La partita, dal punto di vista burocratico, è nelle mani della stazione unica appaltante che sovrintende gli appalti dopo l’adesione al sistema voluta dal commissario prefettizio Giuseppe Marani per ripristinare la libera concorrenza dopo anni di forte opacità. Così mentre è scattata – gioco forza – l’ennesima proroga alla Tre Esse Italia, il Comune percorre ancora la strada dell’affidamento all’esterno dei servizi contro il parere della Cgil. In particolare in concessione vanno la gestione ordinaria e riscossione volontaria della Tari, Icp (pubblicità), Dpa (affissioni), Cosap, e accertamento e riscossione coattiva dell’Ici, Imu, Tasi, Tari-Tares, Icp, Dpa, Cosap, e la riscossione coattiva delle altre entrate comunali. Contratto per tre anni con l’opzione di rinnovo, da parte del Comune, a sei mesi della scadenza per altri due.
La gara viene aggiudicata attraverso la migliore offerta economicamente più vantaggiosa. Il Comune ha fissato gli aggi di partenza, sono cioè le percentuali di corrispettivo che andranno alla società che vincerà la gara, per la riscossione tributi a Guidonia. Come funziona adesso appunto per la Tre Esse. Su questi aggi di partenza poi in fase di offerta ci sarà il ribasso, unico e complessivo, applicato su ogni singola voce. Allora per la gestione ordinaria della Iuc (l’imposta unica comunale), componente Tari inclusa la contabilizzazione e rendicontazione dei pagamenti ordinari l’aggio massimo è del 5%. Per l’accertamento e il recupero dell’evasione della Iuc incluse Imu, Tasi, Tari/Tarsu degli anni precedenti, tetto massimo di compenso per la società esterna 19%. Quindi per l’accertamento e il recupero dell’evasione della Icp, l’imposta comunale sulla pubblicità, dei Dpa (diritti pubbliche affissioni), e del canone per l’occupazione del suolo pubblico, aggio massimo 10%. Infine 8% per la riscossione coattiva delle entrate Ici, Tarsu, Tares, Iuc, Icp, Dpa, Cosap e per la riscossione coattiva delle altre entrate comunali, relative a multe, servizi a domanda individuale.
Lunga sfilza di requisiti di ammissione e la clausola poi per l’assorbimento del personale che ha generato non poche polemiche. Con la firma del contratto la ditta dovrà farsi carico di assumere i dipendenti che fino a oggi si sono occupati del servizio. Undici su venti di Supino, provincia di Frosinone, dove appunto ha la sede la Tre Esse Italia. La consigliera di FdI Arianna Cacioni ha gridato allo scandalo, mandando l’intero plico della riscossione tributi all’Anac e alla Corte dei Conti. La richiesta di revoca del bando – come era prevedibile – non è stata accolta dal governo cinque stelle. geape.
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