Home Politica Regionali, tentati dalla coppia: i civici di Tivoli e Mentana pensano alla corsa a due

Regionali, tentati dalla coppia: i civici di Tivoli e Mentana pensano alla corsa a due

Regionali, tentati dalla coppia: i civici di Tivoli e Mentana pensano alla corsa a due

Il voto uomo/donna sembra essere la vera tendenza del momento, non solo perché la legge elettorale lo consente ma anche perché si tratta di un buon modo per valorizzare componenti e territori in cerca di affermazione nelle regionali del Lazio. Così se il Pd da una parte e Forza Italia dall’altra hanno già pensato a come far fruttare le potenzialità della coppia elettorale in vista del voto per il rinnovo delle cariche regionali del 4 marzo, anche i civici guidati dall’estroverso sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi non sono da meno. In attesa della chiusura delle liste, prevista tra una manciata di giorni, il gruppo che si sta formando sotto il sole dello Scarpone si preannuncia folto e composto da soli amministratori locali, tra questi i più accreditati nell’area a nord-est della Provincia di Roma sono Matteo Alesiani, mentanese, e Maria Rosaria Cecchetti, tiburtina. La vicinanza territoriale tra i due potrebbe far pensare ad un corsa in tandem per dare speranza al sogno di vedere eletto almeno in rappresentate del territorio della zona. Per ora non ci sono conferme, ma l’attuale presidente del consiglio comunale di Tivoli è stata avvistata in più di un’occasione nel tour tipico di chi cerca gli accordi necessari per ottenere voti. Ad accompagnarla, secondo i soliti bene informati, sarebbero quattro colleghi di aula: Gabriele Terralavoro, Fabio Attilia, Alessandro Baldacci e Riccardo Luciani. Cosa stia accadendo nella geografia del parlamentino guidato da Giuseppe Proietti, che si appresta a cavalcare gli ultimi 12 mesi di mandato, non è cosa chiara. Per lui, che nel cassetto ha pur sempre una tessera del piddì, c’è una tentazione e una voce insistente che si chiama Andrea Ferro, per gli altri membri della maggioranza invece resta l’incognita e l’ipotesi di una tregua elettorale, anche se nel segreto dell’urna tutto può succedere.
Anna Laura Consalvi

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