E’ Stefano Parisi il candidato alla presidenza della regione Lazio per conto del centrodestra. A renderlo noto è lo stesso Parisi attraverso il suo profilo social. “Oggi ho ricevuto l’invito dai leader del centrodestra a candidarmi come Governatore della Regione Lazio – ha scritto l’ex candidato sindaco a Milano – come molti di voi sanno, su questa ipotesi già circolata nei giorni scorsi abbiamo avuto una lunga discussione all’interno della nostra segreteria e tra i referenti regionali. Si è trattato di una scelta difficile. Solo pochi giorni fa il centrodestra, con una decisione incomprensibile, ci ha voluto escludere dall’apparentamento e oggi ci chiede di portare “Energie per l’Italia” e me stesso a supporto della corsa per il Governo della Regione Lazio”. Una scelta complicata per il fondatore di Energie per l’Italia che con questa candidatura rinuncia alla corsa in parlamento del suo movimento. “E’ una scelta difficile perché tanti di voi hanno lavorato per costruire le liste e la nostra presenza alle elezioni per Camera e Senato, divenuta ora incompatibile con la mia candidatura alla guida della coalizione nella Regione della Capitale. Abbiamo tuttavia deciso di accettare perché siamo un partito nuovo, costruito in solo un anno di lavoro e dobbiamo innanzitutto consolidare la nostra presenza in tutta Italia, nelle comunità, nei territori. Una sfida al di fuori dalla coalizione avrebbe proposto gli evidenti rischi connessi alla poca visibilità mediatica nel breve periodo della campagna elettorale”. Un percorso a tappe quello che delinea adesso Parisi che ha, appunto, come fase iniziale le regionali del Lazio passando per gli appunti elettorali dei prossimi anni per poi tirare le somme al prossimo giro delle politiche. Non si ritira dalla corsa alla presidenza della regione il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Lanciato dalla Lega e dal “Movimento per la sovranità” di Gianni Alemanno e Francesco Storace, il primo cittadino amatriciano è stato scaricato dai salviniani quantomeno a livello nazionale. L’intesa a quattro in viste delle politiche nazionali tra Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Noi con l’Italia ha spinto infatti i leader veso questa direzione.
Vincenzo Perrone
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