Home Cronaca Razza Aliena di Rancore parla di noi

Razza Aliena di Rancore parla di noi

Razza Aliena di Rancore parla di noi

Appena uscito, “Razza Aliena” già è un must, un brano originalissimo. Stiamo parlando di Tarek Iurcich in arteRancore, vincitore del Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo in gara al Festival di Sanremo 2020 con il suggestivo brano “Eden” e una carica emotiva grandissima sul palco dell’Ariston. Pensiamo che molti ricordino la sua splendida esibizione. Rancore rilascia dunque un nuovo simbolico brano che completa un mese di maggio che lo ha visto impegnato nella scrittura di testi, musica nuova e importanti collaborazioni. Il rapper ha preso infatti parte al collettivo di artisti riuniti sotto il progetto denominato “Lost in the Desert”, finalizzato alla realizzazione dell’omonimo brano a sostegno dei lavoratori dello spettacolo, in questa fase delicatissima di ripartenza e Fase 2, post emergenza Coronavirus.  La musica in sofferenza, la musica ha bisogno di sostegno. Disponibile inoltre, proprio a partire dal 22 maggio scorso, “Il mio nemico invisibile”, una rinfrescata e nuova versione del brano “Il mio nemico” di Daniele Silvestri: un featuring speciale realizzato proprio insieme a Rancore.

Il brano e la produzione

“Razza Aliena” – come dice lo stesso artista – “è un brano nato in pochissime ore, una creazione spontanea per tentare di raccontare l’alienazione dovuta al periodo che stiamo vivendo”, sempre nel modo molto personale tipico dello stile di Rancore. Attraverso rime varie e giochi di testo, il rapper ci mostra il difficile momento che il Paese sta vivendo, questo senso di alienazione, questa condizione “estranea” che ci ha “totalmente e inaspettatamente colpiti e con cui, da un giorno all’altro, ci siamo ritrovati a convivere”.  Il brano è stato realizzato in maniera molto originale, registrato nell’armadio di casa con l’Sm58. Nato da un’idea musicale scritta da Rancore con Meiden e Jano, già al lavoro al fianco del rapper nell’album ‘Musica Per Bambini’ si è poi conclusa insieme al lavoro di Marco Zangirolami e Big Fish. 

Rancore racconta la genesi dei suoi progetti di maggio 2020

Ci sono cose di cui è giusto parlare solo quando si ha la necessità di farlo e senza pensare che sia un dovere dire la propria opinione. Non capisco se è a causa della quarantena passata in solitudine o se a causa delle suggestioni che ho costruito dentro di me, ma proprio alla fine di Aprile, il 29 precisamente, ho iniziato a sentire l’esigenza di scrivere alcuni pensieri e li ho scritti molto velocemente così da poterli immortalare sul foglio prima di cambiare idea. Ecco che si sono costruiti 3 capitoli che in un certo senso raccontano la stessa storia e che ho deciso di raccontarvi in questo mese di Maggio.

Capitolo I – ‘’Condivisione’’

‘’Lost in the desert’’ è un brano realizzato grazie alla collaborazione di 12 artisti e musicisti per creare un progetto a scopo benefico diretto verso tutte le maestranze della musica che in questo periodo stanno avendo serie difficoltà causate dal blocco totale di ogni forma di spettacolo. Ringrazio Rodrigo D’Erasmo per avermi coinvolto e per aver lanciato questa sfida importante. Il mio rap interrompe per un attimo un sogno nel quale la canzone ti trasporta e racconta come un flusso di coscienza le sensazioni di questo periodo.

Capitolo II – ‘’Viaggio nel Tempo’’

Ho accompagnato Daniele Silvestri nel suo ultimo tour ed è stata un’esperienza fantastica. Oltre ad ‘Argentovivo’ abbiamo portato sul palco molte altre canzoni nate durante le prove mischiando parole e strofe del passato e ri-arrangiate in un modo completamente nuovo. Uno dei capolavori della discografia di Daniele (e della musica italiana) è ‘Il mio nemico’ ed è stato un grande onore poter mettere le mie rime su una canzone così rappresentativa per me. Ho fatto anche io un viaggio nei miei dischi precedenti e mi sono reso conto che alcuni dei miei testi del passato sembravano già scritti per incastrarsi con quel brano. Ho preso due canzoni del mio repertorio, entrambe realizzate con Dj Myke e contenute nei dischi ‘Acustico’ ed ‘Elettrico’ (che vedono anche la collaborazione di Svedonio), ed estrapolando alcune strofe da quei dischi le ho incastrate con il brano di Daniele. Nasce così ‘’Il mio nemico invisibile’’, un viaggio nel tempo delle parole, che però, come si poteva immaginare, sembrano scritte oggi.

Capitolo III – ‘Alienazione’

Vi siete mai guardati allo specchio senza riconoscervi? Io si, e ho fatto di tutto per evitare di restarmi vicino. Abbiamo vissuto tutti un periodo sconosciuto alle nostre generazioni, un periodo ‘alieno’ per le nostre menti. Ho fatto di tutto per non avvicinarmi troppo a me stesso ma sono stato costretto a riprendere la penna e il foglio in questo periodo. Nasce così ’Razza aliena’, un brano scritto e prodotto in 48 ore, registrato nel solito armadio con l’Sm58 e portato a termine grazie a tutte le persone con cui ho collaborato. La produzione nasce da un’idea musicale scritta insieme a Meiden e Jano (con i quali realizzai ‘Musica Per Bambini’) e poi conclusa insieme a Big Fish e Marco Zangirolami. Se ‘alieno’ significa anche ‘estraneo’ o ‘appartenente ad altri’, allora è alieno tutto ciò che non conosci. È alieno quello che sta dietro l’angolo prima di girare l’angolo, è aliena una città che non hai visitato, è alieno il tuo futuro, è alieno Dio, alieno è questo periodo che stiamo vivendo perché non lo abbiamo mai vissuto, alieno sei tu per me. Non è un pezzo sociale, non è un messaggio criptato e non è una metafora, ma è un modo molto personale per raccontare tutto questo, ed è l’ultima parte di questo racconto di Maggio. Credo che per scrivere questo pezzo sono diventato più credulone di voi scettici e più scettico di voi creduloni. È un argomento pericoloso? Non lo so, dovremmo chiedere ad esperti. 

Alessandra Paparelli

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